Rapologia Charts – I 10 migliori dischi rap pubblicati in Italia nel 2023

migliori dischi rap italia 2023
Artwork di Mr. Peppe Occhipinti

Come di consueto, in queste ultime settimane dell’anno, noi di Rapologia ci siamo nuovamente riuniti per effettuare una riflessione sui migliori dischi rap pubblicati in Italia nel corso del 2023, ormai giunto al termine.

I 10 migliori dischi rap pubblicati in Italia nel 2023 seconda la redazione

Compilare classifiche di questo genere è sempre una sfida, considerando la vasta gamma di progetti interessanti che emergono da molteplici prospettive. Tuttavia, non tutti hanno saputo realizzare un lavoro completo in grado di catturare l’interesse e coinvolgere l’ascoltatore. Alcuni, fortunatamente, ce l’hanno fatta e siamo lieti di includerli tra i dischi rap più significativi pubblicati in Italia nel corso del 2023.

Questi album sono quindi presenti nella nostra personalissima classifica di fine anno, frutto di una semplice votazione interna e condivisa con voi per poter rivivere un po’ ciò che la scena italiana è riuscita a donarci in questa annata.

Consapevoli di aver escluso alcuni ottimi progetti – consultabili nella sezione Menzioni in calce all’articolo – vi lasciamo ai 10 migliori dischi rap pubblicati in Italia nel 2023 seconda la redazione di Rapologia, messi in ordine sparso.

Gara 7 – Johnny Marsiglia

GARA 7 di Johnny Marsiglia rappresenta un’immersione profonda nel mondo interiore dell’artista, utilizzando il contesto del basket come metafora della sua esperienza personale. Le rime vanno al di là della mera narrazione sportiva, esplorando le sfide, le incertezze e i conflitti che Marsiglia ha deciso di mettere in musica. In questo album, Johnny si presenta con una vulnerabilità straordinaria, dando vita a un’esposizione sincera e intensa delle sue battaglie interiori. Gli ospiti al microfono sono pochi e ben dosati: tra questi spicca una strofa di Mezzosangue che colpisce per profondità. Nulla sembra essere lasciato al caso in questo progetto, come fosse un quaderno di memorie in cui ogni parola assume un peso specifico rilevante. Attraverso una narrazione lucida e cruda, l’album si configura come uno specchio di sfide individuali, rivelando una profondità emotiva e un’introspezione che va al di là dei frequenti cliché della scena rap italiana. GARA 7 diventa così non solo un’opera musicale, ma un viaggio profondo che colpisce chiunque sia disposto a salire a bordo. Una perla rara.

Brani consigliati: 5 Agosto, Prime, Mare D’Inverno, Hakeem, Ultimo Tiro

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Guè – Madreperla

Tra i dischi che hanno aperto in bellezza il 2023, troviamo senz’altro Madreperla di Guè, che gli affezionati collocano con molta probabilità tra le prime posizioni della loro personale classifica dei dischi di Guè, soprattutto per le bellissime produzioni di Bassi Maestro, ma non solo. Madreperla ha quella dualità di sound, capace di portarci con una traccia ai primi anni 2000 e con quella dopo di nuovo ai giorni nostri, sempre con una linearità sorprendente. In questo progetto ritroviamo l’abilità di Guè di essere sempre attuale e fresco, grazie alla sua innata capacità di interpretare trend e tempi, in cui includiamo anche le azzeccate scelte dei feat. tra cui ricordiamo, ad esempio, Sfera Ebbasta, Paky e Benny The Butcher. Il sound di Madreperla ci fa sognare, le sue hit voglia di ballare nei club e i suoi contenuti e l’attitudine amplificano il desiderio di avere presto un nuovo progetto solista di Guè tra le mani anche per il 2024. 10+ in pagella per Madreperla.

Brani consigliati: Prefissi, Mi Hai Capito O No?, Need U 2nite, Lontano Dai Guai, Da 1k In Su

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Lovegang126 – Cristi e Diavoli

La Lovegang126 ha colpito nel segno con Cristi e Diavoli, un album che sembra ricordarci perché ci siamo innamorati dell’hip hop. Franco126, Asp126, Ketama126, Pretty Solero (Sean), Ugo Borghetti, Drone126, Nino Brown e tutti gli ospiti presenti si fondono in questo disco in una perfetta armonia artistica, regalando un’atmosfera classic che non si sentiva da un po’ in Italia. Le tracce raccontano di tutto e niente, di storie che finiscono e serate che iniziano, creando un mix unico tra boom bap e trappate senza tempo. Il disco accontenta tutti senza compromessi, diventando un classico che rappresenta il periodo storico da cui nasce, ma con uno sguardo al futuro. È un album indipendente, consapevole della propria direzione, capace di proiettarsi oltre i limiti imposti dall’attuale industria discografica. Cristi e Diavoli cattura l’essenza delle strade senza drammi gangsta o esaltazioni di lusso, ma con un approccio realistico. Brani come la title track, Marciapiedi, Spacciasogni, Morto in foce e Mani sporche offrono un quadro nitido della vita quotidiana, dalle relazioni alle speranze, con una profondità di pensiero sorprendente. L’album si distingue per la sua capacità di catturare l’essenza dell’hip-hop, rappresentando un mondo che si rinnova e si porta avanti, rimanendo un punto di riferimento nella vita di molti.

Brani consigliati: Marciapiedi, Spacciasogni, Tic Tica, Confini, Tinta Unita

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Geolier – Il Coraggio dei Bambini

Il rapper napoletano in questo album ha offerto sopra la strumentale diverse sfaccettature della parola ricchezza e delle modalità per raggiungerla, prendendo le distanze da chi la sfoggia a sproposito oppure mentendo spudoratamente. Geolier sembra proprio aver la testa sulle spalle: per lui la vera ricchezza non è quello che c’è nel conto in banca ma sono determinati valori, come quelli che gli ha insegnato suo padre. Sui vari beat, tutti quanti ben amalgamati e arricchiti qua e là da strumenti e sample selezionati con cura, Geolier ci racconta la sua vita e la sua gente, scegliendo come sempre il dialetto napoletano come strumento per comunicare. Ok, forse fare rime ed incastri utilizzando questo linguaggio al posto dell’italiano può sembrare sulla carta più facile, ma qui stiamo parlando di un classe 2000 che lo fa su temi come la sopravvivenza, le carte firmate da magistrati, la preparazione di una rapina, il tempo trascorso in carcere, i valori della famiglia e le speranze dei bambini del suo quartiere, Secondigliano. Volendo, questo album lo possiamo definire come il diario di un napoletano, ricco di pagine provenienti dalla penna di Geolier ma attraverso cui prendono forma, oltre alle sue storie, anche quelle della vita di altri, che Emanuele ha voluto raccontare in ben diciotto tracce per dar voce a chi non ce l’ha. Ora per lui si aprono le porte di Sanremo: siamo di curiosi di scoprire dove lo porteranno.

Brani consigliati: Ricchezza, Me Vulev Fa Ruoss, Nun Se Ver, I Am, Napo****no

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Gionni Gioielli, Montenero – Mediterraneo

Il 2023 è stato come sappiamo tutti l’anno di chiusura per la creatura fondata da Gioielli. Uno degli ultimi lavori usciti per MxRxGxA è un inno al saper vivere, al godersi i momenti e a saper apprezzare e sfruttare il proprio tempo. Per dischi del genere non è necessario spendere centinaia di parole per parlare delle produzioni, che comunque sono eccellenti e fuori dallo standard come al solito (e quindi bravi sia a Gioielli che a Hvgme e Stakanov Boys) o della qualità del rap, e anche qui Gionni e Monte sono davvero in forma smagliante. Ciò che conta di Mediterraneo è il mood, perché Mediterraneo (come anche 5 bambole per la luna d’agosto) è uno stato dell’anima, un modo di vivere. Un disco lontano dai soliti canoni, ti prende e ti porta in un mondo più rilassato, più sensuale, da gustare a sorsate. Pochi progetti sanno farlo davvero e Mediterraneo è sicuramente uno di questi.

Brani consigliati: Agia Napia, Himare – Saranda, Da Pola A Capri, Mersa Matruh

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Mattak – Overt

Chiuso il viaggio di Riproduzione Vietata, è continuato quest’anno il percorso di Mattak con un disco a cui è davvero difficile trovare dei difetti oggettivi: Overt. In Overt non manca la componente psicologica e analitica che da sempre distingue l’artista e lo eleva anche per i contenuti che porta nei suoi pezzi; qui, però, il sound si evolve e lascia spazio a beat freschi ed energici, venendo meno quella parte cupa che forse ci aspettavamo in maniera più massiccia. Anche i feat. scelti per il progetto: Guè, Nayt e Silent Bob si mostrano, al di là dei gusti personali, ben posizionati e inseriti, il che contribuisce ad aumentare ulteriormente il valore di un progetto già di livello. Overt ha permesso a Mattak di raggiungere un pubblico più ampio e di approdare nelle scene in maniera più definitiva e solida. Ci aspettiamo grandi cose da lui anche nel 2024 in arrivo.

Brani consigliati:

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Dj Shocca – Sacrosanto

60 Hz ha quasi vent’anni. Era arrivato il momento per Dj Shocca, visto anche il rinnovato interesse per il suono boom bap portato dal team Griselda, di riaffermare la sua regalità con un nuovo disco. Unanimemente considerato un classico, 60 Hz può aver sortito in realtà anche l’allontanamento per un po’ di Shocca dalla scena. Era ormai un benchmark, una spada di Damocle, un perenne confronto per i lavori futuri di Rocbeats. Per di più, con l’avvento della trap, il suono negli anni era cambiato. Ma se 60 Hz è un classico, lo è perché è senza tempo. E Sacrosanto, il nuovo producer album, è la continuazione del viaggio. È la composizione ancestrale dei suoni distintivi dell’Hip Hop: cassa e rullante, boom bap e beats originali. Il suono di Shocca è timeless, resiste alle mode, come l’abito grigio o il completo blu. Inoltre è stato visionario anche nelle collaborazioni: Emis Killa e Kaos insieme, ad esempio, era inedito ed inaspettato, ma ha funzionato. Si è circondato di amici, collaboratori storici e nuove penne per un disco assolutamente riuscito.

Brani consigliati: Ex Novo, Don Dadaist, iO’S, Equilibrio, Portachiavi

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Ensi, Nerone – Brava Gente

In questo 2023 abbiamo visto tantissimi album collaborativi nella scena hip-hop, sia in Italia che all’estero. Uno che sicuramente ci ha colpito è stato quello realizzato da Ensi e Nerone aka Brava Gente. Un disco prettamente rap, solo barre e punchline, che mette al centro del progetto le rime, lasciando da parte tutto il resto. L’affinità al mic di Ensi e Nerone è qualcosa di incredibile, sembra che abbiano sempre rappato assieme. Sono diversi i punti di forza di questo progetto. Apprezzatissima la posse-track con i pesi massimi della scena (Nitro, Fabri Fibra, Jake La Furia e Gemitaiz), così come la legacy di Joe Cassano portata avanti con Cemento. Il disco nel complesso suona veramente bene, anche merito delle super-produzioni di tanti nomi grossi quali 2ndRoof, 6ixpm, Andy The Hitmaker, Big Joe, Crookers, Don Joe, Salmo, Sine e tanti altri. Un album indipendente al 100% con un cast da major. Il pubblico ha riconosciuto e apprezzato il lavoro di Ensi e Nerone sia in studio che sopra al palco, dove hanno portato in giro un tour incredibile. Anche la scena stessa lo ha apprezzato e il riconoscimento lo hanno avuto davanti a oltre 60mila persone quando sono stati invitati a performare sopra al palco del Marrageddon di Milano. Un album di questo calibro non poteva mancare nella classifica dei migliori dischi del 2023.

Brani consigliati: Tagli Come Sorrisi, Six Pack, Very Good/Back To Basic, Cuban Link, Domino

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Toni Zeno – Rito di Passaggio

Toni Zeno ormai non ci stupisce più: per noi di Rapologia è da un paio di anni uno dei rapper più in forma in Italia, merito di una scrittura ricercata, tecnica e ricca di riferimenti di vario tipo, portati sopra il beat con concetti originali e probabilmente non alla portata di tutti. Rito di Passaggio è solo l’ennesima prova del suo talento: quindici tracce prodotte dal fedele Aleaka, in cui ci parla della sua quotidianità in quel di Messina, disegnandoci in mente un sacco di immagini della sua terra, della sua gente e delle sue tradizioni, anche religiose. Da Doorman a Pippi Calzelunghe un amante del rap con la R maiuscola siamo certi troverà pane per i suoi denti. Non è abbastanza? Ascoltate anche Porte Strette EP. Toni Zeno è fottutamente forte.

Brani consigliati: Doorman, 3 Del Mattino, Mercanti, Senza Logica

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Egreen, Sick Budd – Bellissimo

Se parliamo di Egreen la parola d’ordine è Legacy. Uno dei pochi rimasti in Italia a portare avanti l’hip-hop come movimento culturale al 100%. Rendere omaggio a chi c’è stato prima e lasciare spunti per chi verrà dopo. Il suo disco Bellissimo è l’espressione musicale di questo concetto: ispirato e dedicato la rap di Kaos One, una vera e propria living-legend della scena rap italiana. Kaos nel suo rap ha sempre messo i valori del movimento hip-hop al centro dei suoi progetti ed Egreen ha pensato di partire proprio dalla sua musica per lasciare il proprio messaggio. Ovviamente, come ogni disco di Fantini, il livello tecnico e lirico delle sue barre è qualcosa che rasenta la perfezione. Abbiamo anche apprezzato moltissimo l’affinità con Sick Budd alle produzioni che hanno dato spinta alle rime di Gigi. Un concept-album che riesce a portare un messaggio profondo pur allontanandosi dalle liriche personali e intime del disco precedente, Nicolas. Questo disco non ha  beneficiato di un vero e proprio tour in tutta Italia, perché sono sopraggiunti i festeggiamenti del decennale di ICELF. In ogni caso Egreen anche quest’anno ha calpestato una marea di palchi. Abbiamo avuto modo di vederlo dal vivo diverse volte e siamo contenti di averlo eletto come MVP del 2023, anche grazie al lavoro svolto in Bellissimo.

Brani consigliati:  Bellissimo, Fallito, Rumore, Quentin Miller, Oltre La Fine

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Oltre i dischi appena citati, abbiamo il dovere di menzionare altri progetti che hanno fortunatamente puntato sulle rime in questo 2023 del rap italiano e che avremmo tanto voluto inserire nella nostra top 10:

E per voi, quali sono i migliori dischi rap pubblicati in Italia in questo 2023?

Classifica dei 10 migliori dischi rap pubblicati in Italia nel 2022
a cura dello staff di Rapologia

Grafica di Mr. Peppe Occhipinti.