Si chiama Fegato il nuovo disco di Nex Cassel e Dj Craim.
Una collaborazione imprevista per un disco che sembra impostato per essere suonato Live. Si torna così all’essenza di questo genere, con la formula giusta (un MC + un producer), “crimini al microfono e Craim sopra i Technics”.
Nex Cassel e Dj Craim presentano Fegato: crudo, schietto, autentico
Rime esplicite, giochi di parole e niente ritornelli o armonie che possano mitigare la mia vocazione totale al rap. Ho scritto tutto in un periodo in cui stavo abusando dell’alcol e questo album mi ha salvato”.
Così Nex racconta come nasce l’album. Il rap come terapia, paragonabile solo alla psicoanalisi per profondità di scavo interiore nel proprio io; e come ancora di salvezza, per uscire a testa alta da dipendenze e abusi, pane quotidiano per ogni persona un minimo sensibile in un mondo cinico e spietato.
Fegato è questo: dieci tracce per un disco immediato, nato dalla struggle quotidiana, che il rap racconta e filtra, e sublima nell’esibizione live, obbiettivo finale di ogni produzione in studio. Un crescendo rossiniano di visioni in rima che non lasciano spazio a interpretazioni ambigue. Rap crudo, schietto, sincero.
Emerge soprattutto questo, ascoltando Fegato: l’esigenza di portarlo dal vivo – cosa che i due faranno con le prime tre date annunciate, a Milano (13 ottobre); Rivolta di Marghera (VE) (14 ottobre) e Bologna (20 ottobre).
Dieci tracce, dunque, confezionate ad arte e con una formula classica. Un rapper e un produttore. Niente di più semplice (e di appropriato). Certo, Illmatic di Nas ha insegnato che un disco può accogliere la visione di produttori diversi (e che produttori!), e renderlo comunque un classico.
Ma lo stesso Nas – considerato nell’ambiente il peggior MC nel scegliere le basi dei suoi pezzi – si è ricreduto, e con Hit Boy ha rilasciato una serie di album dove finalmente le sue indubbie capacità liriche sono state pienamente valorizzate.
Per chi non lo sapesse…
Nex Cassel, a mio avviso, è uno dei “rapper preferiti dei tuoi rapper preferiti”: non ha l’influenza mediatica o le capacità di marketing dei rapper della nuova generazione, né l’ossessività tecnica e la bulimia linguistica dei rapper della ‘vecchia’.
Ma, negli anni, ha dimostrato di essere un Top: membro – con Gionni Gioielli e Gionni Grano – dei Micromala (riuniti per l’occasione in Fegato, nella traccia Golden Glove); un album prodotto dalla Unlimited Struggle di Shocca (Come Dio Comanda); dischi con Er Costa (Doppio Taglio EP) e con EGreen (LO VE), featuring e partecipazioni a dischi importanti (penso, ad esempio, a Guerra fra poveri, con Jake La Furia sull’album Thori e Rocce, di Don Joe e Dj Shablo; o a Sepolti Vivi, su Guilty di Noyz Narcos…).
Dj Craim – mani assassine del turntablism italiano – negli ultimi anni ha prodotto due nomi decisamente di rilievo: Kaos e Colle der Fomento. Suonando con loro – nei Good Old Boys – è riuscito a produrre due dischi di artisti non certo tra i più prolifici dell’Hip Hop italiano.
Adversus è il disco del ritorno dei Colle a undici anni da Anima e Ghiaccio; ed è un disco che, a mio modesto parere, gira a meraviglia proprio grazie alla continuità che la produzione di Craim conferisce al rap di Danno e Masito.
Lo stesso discorso vale per Coup de Grace, uno dei migliori dischi di Kaos – sempre secondo la mia modesta opinione -, che insieme al dj toscano ha trovato la simbiosi perfetta, lo sfondo ideale nel quale distribuire le sue liriche-prigione, metricamente precise e profonde.
Il disco
non mi serve molto/rapper underground ma potevo essere un rapper morto
Come raccontarvi l’album? Come spiegare, a parole, le parole di un disco? Premesso che un disco va necessariamente oltre le parole – determinando atmosfere, evocando ricordi, portandoci altrove -, non c’è recensione migliori a quella che si fa da sé, ascoltando l’album in sequenza, traccia dopo traccia.
Ma, se non esistessero le recensioni non saremmo qui a scrivere ne a parlare di musica, e tutto questo non avrebbe senso: è solo un brutto consiglio. Perché non esistono buoni consigli da dare, né da accettare. E allora, l’unico consiglio che vi diamo, è prendervi il vostro tempo per ascoltare il disco.
Non c’è una traccia riuscita meno delle altre: Nex sembra seguire un discorso unico, che si estende sulle dieci tracce attraverso la visione musicale di Craim – perfetto, non credo serva aggiungere altro! – e colpisce per immediatezza e semplicità, senza finire nella banalità.
I picchi più alti, a mio avviso, sono ravvisabili in Golden Glove, il pezzo ‘Micromala’, con Grano e Gioielli, che alimentano la voglia dei fan di rivederli insieme in un disco, a 15 anni di distanza da Colpo Grosso; e in Detersivo, con Ensi e EGreen (“prima di Griselda cosa cazzo ascoltavate?”…), pezzo bangerz, senza ritornelli, grezzo e diretto.
Una menzione speciale la merita l’interludio, Fegato: ode onirica a questa parte del corpo, “centro di controllo biochimico dell’organismo”, che se non viene ascoltato, rischia di esplodere.
Ascoltatelo (e leggete la nostra intervista).