Smino, l’anomalia rap fuori con Luv 4 Rent

Smino Luv 4 Rent

Da Saint Louis un artista che pare totalmente immerso nel suo mondo musicale: ecco Smino e il suo terzo album ufficiale Luv 4 Rent, pubblicato per Motown Records e Zero Fatigue.

Luv 4 Rent: nuove melodie e voci per Smino

Il modo più pratico per recuperare l’opera di questo insolito rapper e cantante R&B è ascoltando direttamente l’ultimo Luv 4 Rent, album che vuole testimoniare maturità e che ha limato alcune asperità sonore, perseguendo un pubblico abituato al soul e funk contemporaneo.

Smino infatti recupera un suono esplorato recentemente da atti come Lucky Daye e Ravyn Lenae e si insinua tra le sue pieghe, traendone nuova linfa.

In questo contesto il featuring di J Cole in 90 Proof è decisivo, ancora più della traccia con Lil Uzi Vert, per aprire alcune porte finora rimaste sbarrate in virtù di un melodico distintivo e di una vocalità bizzarra, mentre l’appoggio del fidato Monte Booker dà un corpo unico al progetto.

Grazie all’esordio nel 2017 con blkswn arriva la fama per i singoli Wild Irish Roses e Anita (poi remixato con T-Pain), mentre l’anno successivo consolida la fanbase crescente con Noir, un album pieno di flow e voci innovative, delineando una versatilità individiabile.

In Luv 4 Rent tornano il suono futuristico e alcune tra le tracce più chill che possiate ascoltare quest’anno, anche se occasionalmente una delivery troppo laidback può remare contro l’espressività dell’artista del Missouri.

Nelle occasioni in cui non succede, Smino si cala del tutto nella canzone e vi scompare all’interno, utilizzando la voce come strumento esotico e incantando l’ascoltatore al modo di Isaiah Rashad: vi consigliamo in particolare di interessarvi a Pro Freak, Modennaminute e Blu Billy. 

Buon ascolto a chiunque non conosca ancora le vie sonore di Smino, con il consiglio di riprendere poi i progetti precedenti e perdersi dentro agli ambienti concepiti dalla Zero Fatigue.