Il limbo di Adriana

Adriana Limbo

La poesia è androgina. Il rap è la forma poetica della nostra epoca. La nostra epoca, nel rap, continua ad essere – spesso – una prerogativa di una sola metà dell’umanità. La nuova generazione sta dando una speranza concreta. Adriana, con Limbo, è parte di questo fenomeno. Atteso, e finalmente in atto. Nonostante le poche soluzioni e le tante colpe.

Nel Limbo con Adriana: rime e radici

Limbo è un esordio felice. Aggettivo inappropriato, certamente. Ritmo allegro, cura ai dettagli, testi complessi espressi con semplicità. Un suono attuale che comunica oggi partendo – inevitabilmente – da ieri, da quelle bistrattate e distorte radici che i tanti hanno problemi ad ammettere. Come l’essere umano con il suo antenato ominide.

Ma le radici, per Adriana, sono fondamentali. Ce lo dimostra a partire da Groove, la prima traccia dell’EP: nella seconda strofa, attraverso la tecnica dell’elenco, la rapper si immerge in persone ed eventi che hanno segnato la nostra Cultura, le radici di un genere – ormai cinquantenne – che, attraverso una lunga trafila, è giunto a lei:

Sono l’incendio di New York, sono Laurin Hill, Fresh di Melle Mel, La Di Da di Slick Rick/Sono nel 7-3, io sono Bambaataa/sono la gente dentro i blocchi con la mano alzata…

Ogni diramazione è un percorso dell’Hip Hop, ogni quartina un attestato di Knowledge e un omaggio d’amore incondizionato. Omaggio che coinvolge la parte italiana di questo processo; e i nomi scelti e inseriti in questo elenco, non sono chiamati in causa a caso:

… sono Kaos, Skizo, Ice One/Roc B, Primo Brown e Radical Stuff/sono Inoki, sono i Colle, sono Fritz da Cat…

Il Limbo dell’artista: le infinite sfumature (in flow)

Si chiede Adriana, e noi con lei:

chiediti che cosa vuoi che resti/di tutte le azioni, tutti i gesti…

Quello che resta e rimarrà, di questo piccolo e prezioso lavoro, è la varietà dei toni che l’artista tocca e raggiunge. Un’estensione vocale e tematica che va dalle radici (collettive) ai traumi (personali), dalla festa travolgente di Ora arriva il bello alla levità sentimentale di Dose d’amore fino allo straziante e profondo storytelling di Sarah.

Un flow caldo – con un’ispirazione neo-soul – che tocca infinite sfumature e arriva con semplicità all’ascoltatore. Quattro tracce, come una piccola parentesi spiazzante, che porta l’Hip Hop dentro le atmosfere più attuali e ‘Indie’ (o come le si vogliano chiamare, la questione terminologica è aperta).

Con Limbo si annuncia al pubblico del rap italiano una nuova artista. Banalità a parte, non credo si possa aggiungere altro. La sinteticità di questo lavoro, parla da sé. Nell’epoca di chi ascolta, solo aspettando il proprio turno per parlare, questa sinteticità è il dono più prezioso.

Queste quattro tracce sono il suo curriculum vitae. La sua patente. L’attestato raggiunto e pronto da essere mostrato alla scena. E, secondo noi, ottimo lavoro!

Buon ascolto.