Scary Hours 3 di Drake: ne avevamo bisogno?

Drake

A sorpresa è arrivato Scary Hours 3 di Drake, il terzo capitolo di questa saga rilasciato a pochissimo tempo di distanza dal suo ultimo album ufficiale, For All The Dogs.

Addentriamoci un po’ su motivazioni e contenuti del disco.

Scary Hours 3: Drake aggiunge sei tracce al recente album

Bisogna fare un salto al gennaio al 2018 per ritrovare il primo capitolo di questa trilogia, con all’interno Diplomatic Immunity e quel mastodontico God’s Plan che alzò maggiormente la caratura internazionale del beniamino di molti.

Il secondo, invece, è arrivato tre anni dopo, con una traccia in più rispetto al primo, andando così a comporsi: What’s Next, la bellissima Lemon Pepper Freestyle con Rick Ross e Wants and Needs con Lil Baby.

Il terzo capitolo, infine, lo abbiamo avuto tra le mani proprio ora, a ridosso di quello che sarebbe dovuto essere l’ultimo album di Drake per un periodo di tempo. Così però non è stato, come vi abbiamo raccontato QUI ieri.

A poco più di un mese di distanza da For All The Dogs, il rapper canadese ha voluto provare nuovamente a mettere le cose in chiaro, oltre che a solidificare il legame con il fenomeno J Cole. Nel giro di pochi giorni, infatti, abbiamo avuto: l’annuncio di un tour negli States che li vedrà protagonisti, l’eccezionale video del loro singolo First Person Shooter e, inoltre, un’inaspettata nuova collaborazione nel progetto odierno, che è diventato a tutti gli effetti la deluxe edition dell’album di ottobre.

Partito da uno stato mentale che non aveva dai tempi di If You’re Reading This It’s Too Late, Scary Hours 3 pareva che potesse mostrarci un Drake un po’ infervorato, desideroso di dimostrare di che pasta è fatto. Beh, da un primo ascolto così non ci è sembrato più tanto.

Nelle sei tracce che lo compongono, troviamo per lo più riferimenti alle donne. Da sottolineare, in sostanza, non c’è più di tanto, se non il dispiacere nella finzione di alcuni rapporti con Kanye West o le seguent barre che dimostrano, forse, po’ di rassegnazione:

White America say I’m becoming a threat
Black America love to remind me what my mama look like
As if I’d ever f*ckin’ forget
I’m never enough

Le strumentali sono piacevoli, ricche di campioni e mood differenti, e non poteva essere da meno visto il contributo di pezzi grossi del settore come The Alchemist (lavorone il suo), Conductor Williams ma anche quel Lil Yachty al beat già ottimo in FATD.

Buona è anche la traccia con Cole, Evil Ways, dove i due si alternano all’interno di una lunga strofa. Il paragone con quella bomba che l’ha preceduta, tuttavia, non può reggere, viste anche le tempistiche in cui è stata registrata (se ci fidiamo di Drake, in più di cinque giorni complessivi). Jermaine, ad ogni modo,  risulta sempre essere di un altro campionato:

Y’all seize the rage, feet firmly planted for these precious flowers I’ve been handed, watch me be the vase

Vediamo se con il passare dei giorni e con l’aggiunta di questi inaspettati sei inediti, For All The Dogs + Scary Hours 3 di Drake acquisiranno maggior valore. Ai posteri l’ardua sentenza.

Buon ascolto!