Johnny Marsiglia ci ha raccontato in esclusiva il tour di Gara 7

Johnny Marsiglia Gara 7 tour
Grafica di Mr. Peppeocchipinti | Foto di @neraaahhh

Continua il Gara 7 tour di Johnny Marsiglia che questa settimana approda a Bologna.

Noi di Rapologia siamo media partner della serata e, ovviamente, saremo sotto il palco a goderci il live di uno dei dischi che abbiamo apprezzato di più quest’anno.

Abbiamo avuto la fortuna di poter fare qualche domanda a JM stesso, che ci ha parlato proprio di questo tour.

Il Gara 7 Tour di Johnny Marsiglia: le emozioni e la scaletta

Quanto è difficile portare dal vivo un disco personale come Gara 7? Ti capita di emozionarti o riesci a mantenere sempre la concentrazione?

«In realtà la risposta calorosa del pubblico fino ad adesso mi ha permesso di sciogliermi, mi emoziono quando faccio i brani che hanno una carica emotiva più forte ma mi alleno affinché ci siano pochissimi errori durante lo show, ci tengo molto».

Dopo le date estive e il tour ufficiale che si avvicina al termine, riesci a fare un bilancio? Com’è andato Gara 7? Qual è stata la risposta del pubblico?

«Sono contento perché la mia fanbase mi ha atteso e ha continuato a supportarmi. Dico sempre che non è scontato, molti si sono rivisti nel disco e di conseguenza mi sono sentito capito e questo mi sta dando l’energia giusta per tornare in studio e godermi la fortuna che ho nel poter fare musica».

All’interno di queste date, quanto spazio hai dato a Gara 7 e quanto al resto della tua discografia?

«Faccio tutto Gara 7 praticamente ma faccio anche qualche passo indietro. Alcuni brani di un disco come Memory non potevano mancare all’interno della scaletta. È un disco a cui sono molto legato perché contiene dei pezzi che sono diventati punti fondamentali del mio percorso».

Che criterio utilizzi in genere per determinare la scaletta del live? E quanto è difficile per te scegliere che brani fare e quali scartare? C’è qualcuno che ti consiglia?

«Cerco di costruire una scaletta che abbia diversi momenti, avendo tanti momenti smooth e riflessivi cerco di alternarli ad altri che cambiano l’ atmosfera in modo da rendere lo show scorrevole. Chiedo pareri ai miei collaboratori quando ho dei dubbi, ma sicuramente la mia compagna è la persona che disturbo di più».

Per un artista come te, quanto peso ha il disco e che peso ha il live, nell’ottica di un progetto? Se un tuo fan ha ascoltato il disco ma non ti ha visto dal vivo, cosa si è perso?

«Il live è la cosa più bella del fare musica. Quando registravo Gara 7 immaginavo già di essere sul palco, dal vivo cerco di entrare totalmente nel pezzo che sto eseguendo e lavoro molto sull’ interpretazione. Se hai ascoltato il disco e non sei ancora venuto allo show ti manca quel tassello in più per apprezzarlo al 100%»

Dopo tanti anni di palchi, c’è qualcosa che riesce a sorprenderti sempre? O al contrario, c’è qualcosa che è diventato per te una routine?

«Mi sorprende il coinvolgimento del pubblico soprattutto per le canzoni più profonde. Prima soffrivo di più l’ansia pre-live ma adesso mi sento un molto più sicuro di me».

Come ti vivi le settimane di tour? Sicuramente sono faticose, ma riesci a goderti un po’ le città che visiti?

«Me le vivo bene perché è quello che mi piace fare. Raramente giriamo le città in cui ci troviamo: siamo sempre di passaggio ma cerchiamo di goderci i momenti in giro, poi Dj Tsura è un ottimo compagno di viaggio, ci scassiamo dalle risate».

Dopo la fine di questo tour, dobbiamo considerare chiuso il progetto Gara 7 o ci aspetta ancora qualcosa?

«Abbiamo delle idee che stiamo sviluppando ma non anticipo niente per non parlare prima del tempo ma comunicheremo delle news molto presto».

Cogliamo l’occasione per ringraziare Johnny Marsiglia per la disponibilità. Ovviamente vi invitiamo al Locomotiv giovedì 16 per godere della tappa del tour di Gara 7 che si preannuncia eccellente.

I biglietti sono ancora disponibili a questo link.