Fridayy debutta meravigliosamente con il suo album omonimo

Fridayy
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Dopo un anno dal suo esordio in prima linea nella colossale traccia God Did, dell’omonimo album di successo di DJ Khaled, dove ha condiviso il microfono con artisti del calibro di Jay-Z, Lil’ Wayne e Rick Ross, è arrivato il primo album da solista di Fridayy, intitolato col suo stesso nome d’arte, per un debutto che mostra l’enorme potenziale dell’artista, assieme alla sua originalità, controtendente ad uno scenario sempre più omologato.

L’album di debutto di Fridayy mostra la sua originalità artistica

In un periodo dove le canzoni sempre più spesso vengono pitchate in tonalità diverse per piattaforme come TikTok, per poi essere proposte al pubblico in modo diverso dalla concezione originale, Fridayy ha deciso di utilizzare la sua voce pitchata in una tonalità più bassa, allo stesso modo in cui la maggior parte degli artisti Hip-Hop utilizza l’autotune al giorno d’oggi, diventando il marchio di fabbrica della sua produzione musicale.

Una scelta tanto semplice quanto diversa da tutto ciò che viene proposto nel panorama urban odierno, così come il contenuto lirico presente nell’album di debutto di Fridayy.

In un periodo dove i testi della musica black nel mainstream sono sempre più concentrati sul “rubarti la ragazza”, vantandosi di uno stile di vita edonista e poligamo, i testi di Fridayy abbandonano quello stereotipo, ormai da copione, a favore di testi maggiormente incentrati verso dei sentimenti più genuini e realistici per la maggior parte delle persone “comuni”, che non vivono nello standard di lussuria delle rapstar.

Si potrebbe dire che riprende i contenuti emotivi presenti nella musica R&B antecedente all’arrivo dominante delle liriche spavalde prese in prestito all’hip-hop.

A quanto affermato dal cantante durante la sua intervista con The Breakfast Club, il titolo di Fridayy è stato dato dall’artista per scandire in termini maggiori la singolarità del suo sound. Effettivamente nell’album troviamo una splendida miscela di R&B, gospel, afrobeats, e soul, con lievi accenni all’hip hop di nuova generazione. Il suono di Fridayy, nonostante la presenza di affluenze sonore provenienti da panorami musicali diversi, non risulta in alcun modo frammentato, per una musicalità tanto solida quanto singolare.

L’album vede la presenza in featuring di artisti afrobeats affermati come Byron Messia e Fireboy DML, il gruppo gospel Maverick City Music, oltre che un’apparizione curiosa di sua madre (creditata come My Mom) durante un interludio nella meravigliosa ballad Came Too Far.

Tra le collaborazioni il nome più celebre è quello del cantante Chris Brown, con cui, dopo averci lavorato in funzione di produttore nell’album di quest’ultimo del 2022, Breezy, prestandogli il suo suono in maniera evidente per la traccia ‘Till the Wheels Fall Off,  ci ha duettato nel singolo Don’t Give It Away, un magistrale brano R&B contemporaneo, dominato da un rapido giro di chitarra.

Don’t Give It Away viene ripresa a mo’ di ballad per DGIA Pt. 2, che offre una curiosa reinterpretazione del singolo, tuttavia ben più efficace nella sua forma originale.

Altre tracce come Stand By Me e When It Comes To You, mostrano la profondità artistica, nonché l’alto livello di talento che vive in Fridayy. L’album è condito da interludi che sottolineano nel progetto l’effetto di un’unica esperienza coesa, piuttosto che una raccolta di canzoni. L’interludio Carry You è dimostrazione di come questi interludi non fungano da pause tra le varie tracce, ma come ulteriori escandescenze della creatività dell’autore.

In tutto ciò Fridayy non ha sicuramente la potenza vocale di un Trey Songz, né la complessità lirica di un Kendrick Lamar, ma ciò non serve, poiché nella costruzione musicale delle sue canzoni c’è tutto ciò che è necessario per tramandare i sentimenti trasportati tra la sua voce e le sue parole. La sua scelta negli effetti vocali lo caratterizza allo stesso modo di un T-Pain nel 2006, e la sua fusione di generi è così larga e coesa che risulta unica in un campionato dove tutti giocano con le stesse carte.

Il debutto di Fridayy è un album clamoroso, che si afferma a mani basse come una delle uscite più significative dell’estate 2023 nel panorama urban mondiale.