Prendetevi del tempo per Il Codice a Barre di Toni Zeno e Il Torsolo

Il Codice a Barre Toni Zeno Il Torsolo

Tra le varie uscite di questo 2021, abbiamo il piacere di segnalarvi Codice a Barre di Toni Zeno e Il Torsolo, un EP che contiene tantissimi riferimenti al cinema, alla musica e chi più ne ha più ne metta.

Da una parte troviamo quindi un abile liricista made in Sicily e dall’altra un produttore dallo spessore indiscutibile, che è riuscito a far arrivare le sue strumentali anche in America.

Toni Zeno e Il Torsolo: da Levitico a Codice a Barre

Ho ascoltato Toni Zeno per la prima volta nel disco di Eliaphoks nella traccia King Kong ed ha spaccato. Poco dopo mi è capitato di ri-ascoltarlo in The Almighty Birdy del buon Aleaka e quella sensazione ha avuto una conferma importante, di quelle che non ti capitano spesso con tutta la musica che passa dalle nostre piattaforme giorno dopo giorno. In Levitico Toni Zeno era riuscito ad abbinare alla perfezione un liricismo tagliente, una tecnica invidiabile ed un immaginario che in Italia non è così facile da trovare.

Alcuni mesi dopo, ecco che arriva Codice a Barre, un EP breve ma intenso che lascia ben più di uno spiraglio di luce sul suo immediato futuro. Il progetto in questione lo vede protagonista insieme a Il Torsolo, uno di quei producer italiani che ha preferito far parlare i fatti piuttosto che le parole, collaborando anche in USA con artisti del calibro di Tha God Fahim e Al.Divino, mentre qui in Italia è da segnalare il suo forte sodalizio artistico al fianco di Creep Giuliano.

Già dalle prime tracce vi accorgerete come il suo stile sia assimilabile a tutta quella scuola USA che per adesso sta sfornando talenti su talenti, che si nutre di sample e di assenza di batteria, così da far risaltare le barre dell’artista. Movimento che qui in Italia sta attecchendo sempre più grazie a movimenti come quelli di MRGA, tanto che lo stesso Gioielli ha più volte fornito attestati di stima per il talento classe ’95 fino da inserirlo anche all’interno del suo Pray 4 Italy.

Quello che possiamo consigliarvi è quindi di recuperare l’EP, dove tra l’intro e l’outro con riferimento al film culto La Montagna Sacra di Jorodowsky scoverete senza subbio una delle future penne più interessanti di Italia, che come suggerisce la cover stessa rimane fedele alle sue radici esplorando però al suo interno lati spirituali che si discostano parecchio da quanto abbiate già sentito fin qui.