Johnny Marsiglia – 24h (testo)

Johnny Marsiglia Big Joe

Testo del brano “24h” di Johnny Marsiglia e Big Joe.

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Tutti senza mezzi e un miglio di domande
con la coscienza un filo discordante,
ho già detto che non sono un figlio d’arte
ma mio figlio sarà figlio d’arte,
sento storie in giro storie tipo
“vedi quel tipo? Sta in un giro grande.
La sua famiglia pesa ed è importante,
decenni su decenni di condanne”
tu di che cosa parli e in che lingua poi?
Vieni qui da noi, quale spinta vuoi
dalla terra del che minchia vuoi?
Scappare resta tra le ipotesi,
ma davvero penso che tutto questo possa evolversi,
per forza positive, tu che percorso fai?
Verso quale fosso vai?
Ti vedo scosso dai, c*zzo ma non lo sai?
Piangersi addosso mai
Mi ripeto “piangersi addosso mai!
Piuttosto alzati, guardati e guarda in che posto stai”

Angeli e Demoni, nella mia memory,
uno per la family, zero convenevoli hey!
Angeli e Demoni, nella mia memory,
uno per la family, Joe tienimi tienimi.

Sta roba che spacci non so che effetto dia,
io scrivo perché sta roba qui la sento mia,
ti ho visto sul palco, calmo o ti viene un’embolia,
i tuoi dischi i tuoi figli forse era meglio una vasectomia.
Mi sto annoiando è tutto piatto
controproducente come un pusher sempre tutto fatto,
sembra di sfogliare Novella
“chi è quello con quella? Grande frate oh bella..”
Vi mando a scuola senza libri, senza sussidio
in preda allo squilibrio, lezioni di suicidio fuori il nuovo video,
ed io chi sono a chi somiglio?
All’opposto del rapper preferito di tuo figlio
Se parli di coerenza sei fuori all’istante,
io cambio le scarpe
tu cambi più idea che mutande,
senti gli originali, fuori dai giri vari
rispettati senza fare i criminali

24h bro,
mi sveglio chiedendomi “dove mi troverò”
il territorio è vario come l’Oregon
dalla montagna il mare lo raggiungi in poco qualche chilometro,
dov’è la maison? Mettiamo i bagagli nel cofano.
Lettere tremolanti sul borderò,
serate che neanche ricorderò,
se il tempo è denaro mi comprerò
una collana d’oro per il cronometro,
lavoro, colloquio ti siedi ma neanche ti ascoltano,
fanno tipo “certo, certo, assolutamente si, interessante si, mh si, come no..”
Ho sbagliato periodo storico per parlarti del fatto
che da quando ho messo il naso in questo mondo, frate, soldi non ne ho
e non vuol dire che non ne voglia, tra le cose che contano,
non al primo posto, al primo posto metto tutte le cose che non si comprano
ma il resto delle cose costano,
pensa a come sarebbe se il cervello non ascoltasse mai lo stomaco, qui se ne fottono se il tuo fenomeno è ancora in piedi dopo nove bong, capito?
I miei se ne fottono,
non vogliono l’estratto conto per dirti “dannazione quanto sei povero!”
Attento che cadi dall’ overboard.
24h bro,
24h bro

Perdonate i deliri,
dalle pareti si sentono anche i respiri
ed io sono quello che grida e si chiede
“chissà che cos’hanno sentito i vicini”
non serve che sfidi, non serve che sfili,
non serve, non servi non sei come i miei nichi,
i tuoi hanno bei miti: non rubano mai i soldi dei ricchi.
Chi ci governa promette, promette, promette ma come ti fidi?
Ti hanno ammazzato i sogni in strada non c’è l’ombra della squadra omicidi,
ti guardi intorno mai mentre cammini?
Croci, madonnine e santini, scritte sui muri della city,
offese ai topi dedicate a Salvini, non fare casini.. Mai.
Mai dire mai non farlo mi sono detto,
mai dire “sono troppo stanco per fare questo”,
non ricordo sempre quanto mi sono detto
ma ricordo che quando mi sono perso
“Non dire mai per sempre” mi sono detto
”Tranne per Palermo, non dire mai per sempre escludi Palermo”.
Tabula rasa scrivo la mia storia da capo da casa,
dopo la gavetta ma senza saltare una tappa,
si stappa, guarda la città sulla mappa.
PA.
24h bro,
24h bro.