Quando l’autotune è sinonimo di contenuti: fuori “L’ombra di Londra” di Mosè Cov

Mose

Il rapper milanese torna con un nuovo brano, “L’ombra di Londra”, qualche mese dopo l’ultimo inedito “Senza Regole”.

Ricordo che qualche anno fa Egreen – non propriamente un artista che regala props a chiunque – con un post su Facebook fece apertamente i complimenti a Mosè Cov per “In mezzo ai bersagli”, una traccia di quest’ultimo (ora non più presente su YouTube ma solo su Soundcloud come molti altri brani del rapper).

Mi colpirono le parole dell’autore di “Beats & Hate” perché descrivevano Mosè Cov come un artista completo sotto ogni punto di vista: effettivamente era così. Mi resi subito conto che quel ragazzo aveva tanto da dire e aveva la rabbia e le skills per farlo nel migliore dei modi.

Successivamente il rapper entrò nel giro di Propaganda Agency e cambiò stile, avvicinando il fronte strettamente musicale dei suoi lavori alle sonorità più attuali, pur rimanendo fedele al suo approccio al rap, decisamente d’impatto e pieno di fotta.

Nel corso degli ultimi mesi sono poi uscite due ulteriori tracce “Come si fa” e “Senza Regole” fino ad arrivare al suo nuovissimo singolo, fresco di uscita: “L’ombra di Londra”.

Nessun testo alternativo automatico disponibile.Il brano – prodotto dallo stesso Mosè Cov insieme a Fulvio Ruffert – crea un’atmosfera particolare grazie anche al video di Mattia Biancardi e, paradossalmente, grazie alla “non lunghezza” del pezzo (due minuti e venti), che lo rende un flusso di coscienza che rapisce l’attenzione dell’ascoltatore.

Non sappiamo se “L’ombra di Londra” rappresenta un assaggio del nuovo disco del rapper, per ora non possiamo fare altro che ascoltarlo, andando poi a scovare anche le tracce passate di Mosè.

Buona visione!