Tormento ci riporta ai tempi dei Siamesi Brothers: leggi l’intervista

Siamesi Brothers

Tormento ed Esa, un duo leggendario composto da due fratelli che hanno scritto una parte importante della storia della cultura hip hop in Italia, hanno pubblicato una ristampa del loro primo album collaborativo ufficiale, firmato Siamesi Brothers, intitolato allo stesso modo, e pubblicato nel 2008.

Per l’occasione abbiamo avuto l’opportunità di fare qualche domanda a Tormento, che ha parlato delle fasi della sua carriera, del rapporto negli anni col fratello, a tratti compromesso anche da periodi di competizione, e anche di aneddoti di lavorazione all’album Siamesi Brothers, inclusi alcuni con GuèPrimo Brown, e altri come protagonisti.

Di seguito potete leggere la nostra conversazione.

L’intervista a Tormento sui Siamesi Brothers

Negli ultimi anni abbiamo visto un Torme che torna sempre più sui suoi passi che lo hanno reso una leggenda del genere in Italia. Il ritorno ufficiale dei Sottotono, la collaborazione con Ax che rimanda alla competizione dei ‘90, e ora la ristampa dei Siamesi Brothers: cosa ti ha portato a prendere questo percorso di ritorno?

«Ad un certo punto della mia carriera, “torna indietro” è un mantra che è risuonato dentro di me ripetutamente. Dopo lo scioglimento dei Sottotono nel 2002 ho sempre sperimentato tanto e se apprezzo le sonorità di oggi è perché molte le avevo già intuite durante questo percorso di ricerca. Un viaggio che mi ha allontanato dal mio primo pubblico. Più studi la musica e più impari un linguaggio che ti allontana dal mercato mainstream. È come imparare il giapponese e pretendere che gli italiani lo capiscano. Era un viaggio un po’ folle. Oggi amo sperimentare e continuare a fare ricerca, ma mi intriga anche cercare un linguaggio che sia comprensibile al Paese in cui vivo».

La storia narra che hai iniziato a fare musica giocando con l’attrezzatura di tuo fratello Esa, e che quest’ultimo sia stato colui che ti ha insegnato ad amare questo genere. Dopo tutto questo tempo lo vedi ancora come il tuo maestro, o col tempo la percezione del vostro rapporto è cambiata?

«Esa produce musica originale al 100%. La maggior parte della musica che ascoltiamo è una copia di qualcosa che esiste già. Esa ha sentito sempre forte l’esigenza di suonare originale a livello mondiale. Questo forse lo allontana dalle orecchie italiane abituate al pop estremo, ma lo rende, non solo ai miei occhi, l’esempio perfetto di un Artista che esprime se stesso senza preoccuparsi di piacere per forza. Questo approccio che lo caratterizza fin dai primordi, gli permette di scavare nell’animo umano senza compromessi, una meta ancora oggi irraggiungibile per molti. Sarà il mio Maestro per sempre».

Qual è il brano del disco che ascoltandolo ad oggi ti piace di più?

«Il brano Siamesi Brothers prodotto da Shablo, La mia medicina, resta una delle mie chicche preferite con il mio broder. Ogni tot devo riascoltarlo per ricordarmi sempre quanto il vero significato della musica sia il fatto che ci salva dagli scleri quotidiani. Riporta armonia tra le nostre continue tensioni, ci accorda come si farebbe con uno strumento musicale. È la nostra medicina. Un rifugio in cui esprimersi e curare non solo te stesso, ma anche chi ti ascolta, ti capisce e vibra sulle tue frequenze».

Anni fa quando tu pubblicasti Il mio diario, fu il primo album solista firmato Tormento, Esa uscì col disco Tu sei bravo, che rappresentò un momento prolifico nella sua carriera. Hai mai sentito in un momento della tua carriera una sorta di competizione benevola con tuo fratello?

«In alcuni momenti è stata anche competizione pesa!! Nello stesso periodo in cui ero il boss del mainstream, mio fratello era una colonna del rap più serio e underground dello stivale. Purtroppo questo ci ha allontanato per anni, entrambi sentivamo di dover fare il nostro percorso. È stato naturale ritrovarsi dopo diversi anni, quando maturi la consapevolezza che tolte le luci della ribalta, il glam, le faide, le proprie convinzioni, rimane la voglia di produrre musica con artisti che apprezzi profondamente. Sono momenti di crescita impressionanti e per fare buona musica la condivisione è una chiave fondamentale. Un continuo scambio dal momento della creazione fino alla pubblicazione e finalmente i live».

Siamesi Brothers figura tante collaborazioni mitologiche. Da Primo Brown, a Guè, passando per Ensi e tanti altri. Quali sono state le collaborazioni secondo te più preziose in quell’album, e se c’è, qual è un aneddoto mentre ci lavoravate che a ripensarci ti fa sorridere?

«Ce ne sono parecchi e sono stati concentrati in venti giorni scarsi. Volevamo che quest’album fotografasse un istante ben preciso. Alcuni brani, come Bellezza naturale sono nati in freestyle!! Con Esa che mi dice: “Vai, registra” e io, “Esa ma non ho neanche sentito la base”; e lui: “Vai tranquillo, segui l’ispirazione”. Un genio!! Un ricordo peso è aver visto Gué comporre la strofa come un puzzle. Sapeva i concetti che voleva esprimere e le parole chiave che voleva usare, il resto era paura Arte di un MC nel metterle insieme. Dre Love ha improvvisato una strofa che sembrava scritta, tanto cuore, tanta Arte. Vederlo all’opera è stato un dono prezioso. Ognuno ha partecipato al progetto sapendo di potersi esprimere liberamente al 100%, non capita spesso. Primo è arrivato in casa con tutta la sua potenza e voglia di sputare rime, come sempre. Sapeva sempre contagiarti con una bellissima energia. Per il ritornello ha flippato le mie rime di Eh Beh di Sotto effetto stono, oltre a questo omaggio sentirlo rappare su un mio beat è stato uno dei regali più belli che questo album mi ha regalato».

Ringraziamo di cuore Torme per il tempo dedicatoci.

Se vuoi prendere la tua copia della ristampa di Siamesi Brothers di Tormento ed Esa clicca QUI.