È arrivato all’attenzione del grande pubblico con l’ultimo album Dreamers  in collaborazione con il pilota di Formula1 Charles Leclerc, ma Sofiane Pamart è molto di più di un semplice pianista.
Grazie alla sua attitudine più hip hop, ha dimostrato di saper unire in maniera efficace il mondo della composizione classica con i testi e le sonorità del rap.
Chi è Sofiane Pamart, il pianista che suona come Chopin ma con l’attitudine hip hop
Nato a Lille da genitori marocchini, fin da piccolo Sofiane si dimostra un prodigio del pianoforte, talento che unito a tanti anni di studio lo porterà a diplomarsi al Conservatorio e a diventare uno dei compositori classici contemporanei francesi di riferimento in tutto il mondo. Ma nonostante la passione per la composizione tradizione, Sofiane sente il bisogno di seguire la sua vera attitudine; è un ragazzo degli anni ’90 che ama il rap americano e soprattutto quello francese, e da giovanissimo fonda il gruppo Rapsodie dove il pianoforte accompagna le rime dei suoi amici.
Infatti la sua visione è stata chiara fin da subito: voleva dimostrare che il piano non era più uno strumento elitario destinato a un pubblico conservatore, ma poteva diventare una modalità di sperimentazione nuova nel rap che avvicinasse i ragazzi a nuove sonorità e che aprisse l’hip hop francese a nuovi ascoltatori. Il suo intento era quello di modernizzare la composizione classica inserendo tutti gli elementi che avevano caratterizzato i suoi ascolti e i suoi gusti da ragazzo che vive l’energia frizzante delle grandi città francesi.
Queste le sue parole al riguardo:
La differenza è che nel rap non si vede solo nella tua tecnica: c’è il modo in cui ti vesti, il modo in cui lavori ai tuoi video, le persone di cui ti circondi… Quello che amo del rap è questa audacia che ti spinge ad andare ancora oltre, l’emozione è più importante della tecnica.
Suonare e comporre come Chopin, essere popolari e scorretti come i rapper
Quando gli chiedono di parlare di sé, esce tutta la sua attitudine hip hop. Ha una mentalità da rapper non solo nel modo in cui suona il pianoforte, ma anche per il suo stile di vita e per la sua posizione sociale: un rapper vuole essere il numero uno – dice – ed è quello che voglio anche io.
Nel corso degli anni si specializza sempre di più nel suo intento di diventare il pianista del rap francese incominciando ad accompagnare alcuni tra i più grandi rapper francesi, come Scylla, Médine e Josman.
È il lato più spontaneo del rap quello che lo affascina e che vuole portare trascrivere con le sue produzioni. Il rap e il piano hanno una grande storia comune alle spalle, soprattutto nel panorama americano (pensiamo solamente all’intro di Still D.R.E), ma che sta prendendo piede sempre più velocemente anche in Italia. Pensiamo a Lazza e al suo profondo legame con il pianoforte che gli ha permesso di trovare la sua cifra stilistica e di pubblicare album in versione acustica di grande successo.
La sua ultima collaborazione con Charles Leclerc può diventare un’occasione per far conoscere Sofiane Pamart anche ad un pubblico più vasto e per permettere ai nuovi arrivati di recuperare la discografia di un artista che sta piano piano rivoluzionando le sonorità del rap francese aggiungendo la sua tecnica classica e le sue influenze berbere.