Discografia di Nicki Minaj

A Pink Friday 2 manca sempre meno e l’imminente release ci dà la possibilità di ripercorrere l’intera discografia di Nicki Minaj.

Onika ha debuttato ufficialmente nel 2007 e, nel giro di altri due anni, avrebbe poi consolidato la propria posizione nel panorama mainstream grazie anche all’endorsement di Lil Wayne.

Playtime Is Over inaugura la discografia di Nicki Minaj

Il 2007 è l’anno in cui il primo mixtape di Nicki – Playtime Is Over – iniziò a circolare nella scena. Unitamente al sequel Sucka Free, il progetto diede prova del potenziale di questa giovane ragazza del Queens, cresciuta all’interno di un collettivo.

I due dischi contenevano – per la gran parte – cover di brani di Tunechi, Biggie e Lil Kim che la rapper aveva considerato fin dal principio come le proprie principali fonti di ispirazioni. Su tutte, spiccava Autobiography, una prova straordinaria di vulnerabilità che – ad oggi – Nicki Minaj non è ancora riuscita a replicare:

Daddy was a crack fiend/Two in the mornin’had us runnin’ down the block like a track team/When you burnt the house down and my mother was in it/How could I forget it? The pain is infinite/She’s my Queen and I ain’t even British/She’s the only reason that I went to school and I finished”

Ad oggi inediti sulle piattaforme digitali, Playtime Is Over e Sucka Free gettarono le basi della discografia di Nicki Minaj, destinata ad espandersi verso orizzonti del tutto inaspettati ed imprevedibili.

La firma con la Young Money: Beam Me Up Scotty

La prima svolta avvenne quando Lil Wayne decise di metterla sotto contratto con la Young Money, garantendo alla rapper il controllo totale della sua arte. Il primo frutto di questa intesa fu Beam Me Up Scotty, il quale – fin dalla copertina – si pose l’obiettivo di lanciare le donne verso un nuovo futuro.

Del disco vi abbiamo approfonditamente QUI, ma occorre comunque ricordarne il merito principale: aver messo in luce la versatilità di Nicki Minaj in grado di districarsi magistralmente tra rock, r&b, pop e rap. Degni di nota i contributi di Drake e Lil Wayne, ma il gioiellino del mixtape è sicuramente l’iconica Itty Bitty Piggy.

Pink Friday: una nuova era per le donne nel rap

Nel 2010 fu la volta di Pink Friday, album di debutto di Nicki Minaj. Il progetto – un classico a tutti gli effetti – segnò il secondo miglior debutto commerciale di sempre dai tempi di The Miseducation of Lauryn Hill.

Il merito principale di Onika fu quello di pensare ed eseguire un’estetica coerente che, pur pescando da alcuni stilemi risalenti agli anni Novanta, era in grado di presentarsi modernamente. La mega-hit Super Bass aprì poi le vette delle principali classifiche mondiali all’artista, che proprio in quegli anni divenne una delle più richieste sul mercato.

Nel 2020, la nostra redazione ha avuto modo di ricordare il decimo anniversario dell’uscita dell’album, lanciato nello stesso giorno di My Beautiful Dark Twisted Fantasy.

Roman Reloaded: la (necessaria) svolta pop

Dopo meno di due anni, sugli scaffali approdò Roman Reloaded, il progetto musicale più contestato e controverso della discografia di Nicki Minaj. Metà pop e metà rap, il progetto rese l’artista la seconda rapper di sempre a debuttare direttamente in vetta alla Billboard Hot 200.

In questo approfondimento, abbiamo cercato di sottolinearne le potenzialità, ma il secondo disco di Onika fu fondamentale nella costruzione di una fan base a livello mondiale: la stessa fan base che, in questi ultimi anni, sta permettendo alla carriera di Nicki di vivere un vero e proprio rinascimento.

The PinkPrint: ritorno alle origini

Archiviate parrucche e colori sgargianti, Nicki Minaj decise di tornare alle proprie origini musicali. The PinkPrint uscì nel dicembre del 2014 ed è sulla strada giusta per diventare un classico. Come vi abbiamo raccontato QUI, al centro della narrazione la rapper mise la propria umanità continuando però a far spiccare le proprie doti da MC.

La hit Anaconda rese possibile il successo commerciale dell’album, al quale manca veramente poco per essere certificato triplo disco di platino negli Stati Uniti. Da segnalare anche Feeling Myself con Beyoncé e la sottovalutatissima Win Again.

La Queen del gioco

Passarono ben quattro anni prima dell’arrivo di Queen, la cui promozione soffrì terribilmente di varie vicende come la faida con Cardi B. Al di là di questo, come abbiamo sottolineato nella nostra recensione (recuperatela QUI), l’album si presentò al pubblico come un prodotto solido e coerente.

Nonostante la presenza di qualche filler, il progetto diede ancora una volta prova della legittimità del titolo di regina del gioco, ancora oggi indiscusso e tutt’altro che in pericolo. La quarta era discografica di Nicki Minaj introdusse anche un nuovo alter-ego, la combattente Chun Li, protagonista dell’omonima ed esplosiva traccia.

Pink Friday 2: cosa aggiungerà alla discografia di Nicki Minaj?

Il prossimo 17 novembre, Onika condividerà con la fan base l’atteso sequel dell’album di debutto. Il progetto rimane ancora oggi avvolto nel mistero, ma sappiamo che la rapper saprà stupirci anche questa volta proponendoci un disco innovativo ed originale.

Nella tracklist confluirà Super Freaky Girl, ultima traccia rap a debuttare in cima alla Billboard Hot 100 più di un anno fa, e Red Ruby Da Sleeze. Proprio nelle scorse ore, Nicki ha annunciato l’arrivo del prossimo singolo Last Time I Saw You: un brano completamente diverso da quanto sentito fino ad ora.

Rimanete sintonizzati su Rapologia per ogni aggiornamento in merito a Pink Friday 2, una delle release rap più attese dell’anno.

Nel mentre, non vi resta che recuperare l’intera discografia di Nicki Minaj tramite gli articoli linkati nelle righe precedenti… buona lettura e buon ascolto!