MAYA di Mace: “un disco totalizzante, che nasce dal contatto”

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Ventotto voci della scena musicale italiana sono stati coinvolti da Mace per MAYA, il suo terzo producer album, uscito venerdì 5 aprile per Island Records / Universal Music Italia.

Addentriamoci insieme al suo interno.

Quante voci e sound in MAYA di Mace

MAYA di Mace non è un disco rap, ma al suo interno ci sono diversi esponenti della scena e, per questo motivo, ci trovate qui a parlarne dopo averlo ascoltato attentamente poco dopo la sua uscita.

Guè, Noyz Narcos, Kid Yugi, Ele A, Fabri Fibra, Ernia, Gemitaiz e un redivivo Izi presente in ben tre tracce – il 2024 sarà l’anno del suo nuovo album? –  non possono che attirare la nostra attenzione, così come le stesse strumentali dell’autore del disco, da sempre in grado di creare un mix di sound piacevoli e ineguagliabili.

Volevo approcciarmi a un disco totalizzante, che nascesse dal contatto, non da tanti mattoncini separati. È una modalità molto diversa rispetto a quella che è in voga oggi: non singole session, ma periodi di vita vissuta insieme 24 ore al giorno per diversi giorni, nei colori delle campagne toscane, condividendo praticamente tutto, come un collettivo degli anni ‘70” ha detto Mace, aggiungendo anche: “In particolare avevo in mente i Funkadelic e il rock psichedelico, ma spesso non davo alcuna indicazione precisa: volevo che la musica si materializzasse, e noi fossimo semplicemente delle antenne, pronte a canalizzarla. Tante delle idee in MAYA sono apparse così, dall’interazione tra i musicisti più talentuosi che conosco, all’interno di una stanza piena di strumenti musicali: sintetizzatori, strumenti indiani, fiati, arpe, chitarre, percussioni africane…ci sembrava di essere sul palco dei Pink Floyd a Pompei!

Mettendolo in play, infatti, si trovano tutte queste influenze, così come anche alcune strofe che porteranno qualche ascoltatore del rap a fruire più che volentieri del disco.

Questo viaggio però è appena cominciato: il 18 ottobre 2024 Mace terrà il suo primo concerto al Forum di Milano, un’esperienza definita extracorporea che condurrà lo spettatore in un viaggio attraverso OBE, OLTRE e MAYA.

Siamo curiosissimi di sapere cosa si inventerà per l’occasione questo producer, per il suo genere unico in Italia. Nel frattempo, se ancora non lo avete ascoltato, avete di seguito a disposizione lo streaming di MAYA. QUI invece trovate il CD e il Vinile.

Buon viaggio!