FUBU non è solo Drake: scopri la storia del brand di abbigliamento

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Nell’affascinante intreccio tra moda e cultura popolare, pochi brand hanno saputo emergere come icone in grado di catturare l’essenza di un movimento culturale e trasformarla in uno stile di abbigliamento distintivo. In questo articolo, esploreremo il mondo di FUBU, un marchio di abbigliamento che ha affondato le sue radici nella cultura hip-hop degli anni ’90, diventando un simbolo di autenticità e di espressione individuale.

L’acronimo “For Us, By Us” di FUBU non è solo una dichiarazione di intenti, ma rappresenta un legame profondo con la comunità afroamericana e con la cultura hip-hop.

FUBU: stile d’abbigliamento e cultura si fondono in un connubio senza tempo

Nel corso di questo articolo, esamineremo il percorso del brand di abbigliamento FUBU attraverso questi quattro punti:

  1. La nascita di FUBU e il suo significato
  2. La connessione tra FUBU e il mondo del rap
  3. L’influenza del marchio
  4. La rinascita di FUBU nel mondo dell’abbigliamento

La nascita di FUBU e il suo significato

FUBU è stato fondato da Daymond John, Carl Brown, Keith Perrin e J. Alexander Martin a New York City nell’ormai lontano 1992.

L’obiettivo di questi quattro amici era di creare abbigliamento che riflettesse l’autenticità e la creatività delle strade della Grande Mela. L’acronimo “For Us, By Us” sottolineava la loro dedizione a creare una marca che fosse veramente rappresentativa della cultura urbana, offrendo capi unici che avessero uno stile distintivo.

La connessione tra FUBU e il mondo del rap

FUBU è diventato noto non solo per i suoi design innovativi, ma anche per la sua forte connessione con la scena musicale rap. L’abbigliamento FUBU è stato spesso indossato da numerosi rapper di fama mondiale, contribuendo a rendere il marchio una parte integrante della cultura hip-hop degli anni ’90 e 2000.

Tra i rapper che hanno contribuito a rendere noto questo iconico brand, bisogno annoverare senza dubbio Dr. Dre, Lil Kim, Jay-Z, Nelly e, soprattutto, chi all’inizio degli anni duemila prese parte a The Good Life, compilation con all’interno una serie di singoli realizzati da esponenti della scena, noti e meno noti. Tra i più grandi annoveriamo indubbiamente Nate Dogg, Nas, Ludacris e LL Cool J.

Di seguito il video ufficiale del singolo Fatty Girl realizzato da Ludacris, LL Cool J e Keith Murray.

L’influenza del marchio

L’adesione di importanti rapper al brand FUBU ha avuto un impatto significativo sulla moda e sulla cultura popolare.

L’abbigliamento FUBU è diventato un simbolo di status e di appartenenza a una cultura che valorizza l’autenticità e l’originalità, grazie all’impostazione di una strategia di branding oculata. Il suo logo è stato abbracciato dai giovani afroamericani e appassionati di rap fin da subito, dopotutto era ben evidente su magliette, felpe, cappelli e perfino pezzi di gioielleria come catene, orologi e occhiali.

La gente era orgogliosa di indossare questo marchio e, quando i social network non erano nemmeno in fase di rodaggio, riuscì a diffondersi rapidamente grazie al sempre ottimo passaparola e alle collaborazioni con svariati rapper, sia nei video musicali che nelle campagne pubblicitarie, riuscendo a influenzare almeno un paio di generazioni a cavallo degli anni 2000.

La rinascita di FUBU nel mondo dell’abbigliamento

Dopo un periodo di relativa assenza dai riflettori, FUBU sta vivendo ora una sorta di rinascimento.

Nel 2020 ha infatti fatto prepotentemente ritorno, affidandosi alle sue radici e lanciando una nuova collezione che unisce il contemporaneo e il classico.

Il brand sta attirando nuovamente l’attenzione grazie a collaborazioni con artisti contemporanei e a collezioni che fondono l’eredità del marchio con nuovi elementi di design.

Ci sono poi colossi dell’industria come Drake che decidono ora di ri-indossare il marchio FUBU, apparentemente senza alcuno accordo con l’azienda stessa, dato che il fondatore Daymond John si è definito scioccato nel vederlo con indosso la sua t-shirt, ringraziando anche artisti come Megan Thee Stallion, Chris Brown e SZA per aver tenuto il brand in vita.

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In conclusione, FUBU ha lasciato un’impronta indelebile sulla moda urbana e sulla cultura hip-hop, anche in Italia, dove nel corso degli anni più di un rapper ha dimostrato di apprezzare il brand, come lo stesso Guè nel periodo più recente.

Attraverso il suo legame con rapper di spicco e la sua dedizione all’autenticità, il marchio è diventato un’icona riconoscibile in tutto il mondo. L’abbigliamento FUBU non è solo una scelta di stile, ma rappresenta un’affermazione di identità e di appartenenza a una cultura che celebra la diversità e l’individualità.

Con il suo ritorno sulla scena della moda contemporanea, FUBU continua a dimostrare che il suo impatto è ancora ben vivo e che il suo messaggio di inclusione e creatività continua a ispirare le generazioni future.