Fabri Fibra live all’Auditorium di Roma: l’ultima data del tour estivo

Fabri Fibra

L’ultima data del tour estivo 2023-24 di Fabri Fibra è approdata a Roma: all’Auditorium Parco della Musica Sfiber ha portato un live improntato sul giusto dosaggio tra nuovi pezzi ed evergreen, per andare incontro ai gusti e alle esigenze dei fan storici e delle nuove leve.

Il live di Fabri Fibra a Roma: l’estate che finisce e un rap che non tramonta

Una serata piacevole e fortunata da un punto di vista climatico e un ambiente sereno ma ‘infottato’, fomentato il giusto, hanno fatto da sfondo all’ultima data del tour estivo di Fabri Fibra, rapper italiano che non ha bisogno di ulteriori presentazioni.

Rimediati i biglietti e i soldi per la benzina sono così partito, con la canonica e dolce ansia pre-live e un pregiudizio iniziale (che il live, poi, ha ampiamente smentito): Fibra ha ancora la voglia di farlo? L’ultimo disco, in effetti, aveva alimentato i miei dubbi.

Caos, l’attesissimo ultimo album del rapper di Senigallia, non mi aveva entusiasmato. Non è sicuramente uno dei suoi migliori lavori. Date le attenuanti del caso – l’età, la mancanza di stimoli, il livello medio delle produzioni mainstream carente -, è un disco che sembra raffazzonato, prodotto tanto per aggiungere carne al fuoco, e fatturare.

A parte Outro, un pezzo incredibile(!) prodotto da 2ND Roof, con tre strofe nelle quali ha lasciato scorrere il flusso e le immagini, portandoci indietro nel tempo e dentro problematiche – comuni e mortali – per tutti noi comuni mortali

un mio amico è sotto con la coca/e spende tutto per comprarsi quella roba/ha provato pure a smettere, ma sai come funziona/questa vita frà ci mette alla prova/i forti e i deboli, angeli e demoni(a volte sembra che qualcuno abbia già scelto per noi/tipo testa e croce con la monetina/chi finisce a fare l’avvocato e chi finisce a fare una rapina…

a parte Noia (prodotta da Ketama e realizzata insieme a Marracash, che ha fatto una strofa bellissima), malinconica presa di coscienza sulla propria condizione – sociale ed esistenziale -, è un disco che non decolla mai.

Testi “improvvisati”, ritornelli un po’ così, una generale mancanza d’entusiasmo. Tutto insomma faceva pensare a un live non all’altezza del suo nome. È stato bello ricredersi, e godersi un live come da tempo non mi capitava di vedere.

Luna piena, io, sulla Flaminia

Guarda caso, c’era la Luna Piena e, “nonostante il disordine”, il solito disordine romano, trovo un parcheggio comodo; una birretta all’entrata (5 euro, per una Tennet’s…), due chiacchiere con un amico (vero “king” della situazione, è lui che aveva rimediato i biglietti) e via, entro.

E Fabri Fibra si è dimostrato un animale da live: ha tenuto il palco in maniera incredibile, dosando saggiamente i pezzi di Caos (e le strofe delle nuove hit radiofoniche, realizzate in collaborazione con gli artisti in hype) e i suoi cavalli di battaglia.

Non Crollo, Rap in Vena, Dalla A alla Z (chiusura perfetta di un live perfetto); Stavo pensando a te, Fenomeno, Vip in Trip; Panico, Non fare la p*ttana… i migliori pezzi del suo repertorio eseguiti alla perfezione davanti a un pubblico in delirio.

Per il sottoscritto è stata un’emozione forte. Non saprei definirla in altro modo. Il ragazzo di provincia che ha scoperto il rap grazie a quest’uomo non può che dire grazie. Grazie per la carriera che ha fatto, per i dischi con gli Uomini di Mare, per quelli da solista, per la serietà con la quale nelle interviste ha sempre difeso le ragioni del rap italiano.

E grazie per questo live, che ha dimostrato ancora una volta – come ha detto lo stesso Fibra, presentandosi al pubblico di Roma – che è lui, Il rap italiano.

Dalla A alla Z

Fabri Fibra – e, sia detto per inciso, Dj Double S, alieno ai piatti ed enfant prodige del rap italico, storico dj delle performance live di Fibra, anche ieri molto presente – ha quindi (diciamolo) spaccato. Gli si ‘perdoni’ un disco come Caos.

Non tutte le produzioni di un artista raggiungono lo stesso livello. In fondo, Mr Simpatia ha fatto scuola per una specifica tipologia di rapper, così come Turbe Giovanili ha guidato le nottate di tanti ‘turbati distratti’.

E non potremmo non citare Controcultura, o Squallor, o Fenomeno, o Bugiardo, o… pensandoci bene, ne ha sbagliati veramente pochi. Sarebbe assurdo lamentarci.