Eminem si sfoga un po’ in Realest, il singolo del suo nuovo protégée Ez Mil

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Da qualche giorno i riflettori da varie parti del globo si sono accesi su Ez Mil, merito della sua firma per la Shady Records e Aftermath, non una cosa che accade così spesso, e, per celebrarla come si deve, mancava solo un brano assieme al fautore principale di questo deal, Eminem: ecco così Realest, il loro primo singolo collaborativo.

Se non lo avete ancora ascoltato, mettetevi comodi, aprite Genius o simili e godetevi le barre. Qui sotto ve ne presentiamo qualcuna.

Ez Mil ed Eminem in Realest, un banger fatto di tecnica e risposte sul beat

Piano piano stiamo scoprendo questo ragazzo classe ’98 di origine filippine, un talento che ora Em e Dre si tengono stretti viste le sue skills tecniche e canore. Basta ascoltare qualche brano pubblicato online negli ultimi mesi per farsene un’idea concreta.

Ora che ha in tasca un contratto che prima di lui hanno avuto solo Stat Quo e un certo 50 Cent, le aspettative sono aumentate esponenzialmente e, per questo motivo, c’era grande curiosità attorno al primo singolo insieme al mentore di Detroit.

Da oggi è così disponibile ovunque Realest, un banger che Ez Mil ed Eminem hanno creato personalmente in studio a Los Angeles, dal beat alle lyrics. Quest’ultime non potevano che essere un tripudio di metrica, con incastri ed extrabeat che non potranno che far piacere agli amanti del genere.

Spiace però per Ez, perché nonostante abbia fatto due strofe dignitose e ritornello riuscito, quando c’è un Em così desideroso di rispondere ad alcune critiche/accuse, è difficile che si parli di altro.

Sì, perché nella sua strofa, sembra un po’ di tornare ai tempi di Kamikaze, con Eminem che si sofferma su vari aspetti che l’hanno colpito pubblicamente negli ultimi anni, a partire dal colore della sua pelle. Sì, perché nonostante siamo nel 2023 e lui sia nel business da venticinque anni, fa ancora parlare il fatto che sia un white rapper, come è successo di recente con Melle Mell dei Furious Five che ha affermato che la rilevanza di Shady nell’Hip-Hop esista solo in quanto bianco.

Ecco la sua risposta:

Shout to the Furious Five and Grandmaster Flash, but, boy
This someone who really is furious, stay out his path, his wrath, avoid
And I’ll be the last to toy with a juice-head whose brain is like half destroyed
Like a meteor hit it
Well, there went Melle Mel, we lost his ass to ‘roids

Poco prima, tra l’altro, aveva già toccato il tema:

But when they say that I’m only top five
‘Cause I’m white, why would I be stunned?
My skin color still workin’ against me
‘Cause second I should be to none

E a tal proposito, esce anche quello di sentirsi un ospite all’interno dell’Hip-Hop, come tra l’altro ci ha detto di recente in un’intervista Slug degli Atmosphere (fuori anche loro oggi con un disco, Sad Clown Bad Dub 2). Come il frontman del duo di Minneapolis, anche Em si sente così, ma con un po’ più di spocchia:

I am a guest in this house but I turned this b*tch to a mansion

Altro sassolino tolto dalla scarpa ha un bersaglio preciso: la Generazione Z, ossia i giovani nati a cavallo del nuovo millennio, fino al 2010.

Se non ve lo ricordate, nel 2021 fieri esponenti della Gen Z hanno tentato di cancellare Eminem su TikTok, sostenendo che è un misogino e un omofobo, lanciando l’hashtag #canceleminem2021.

Con un po’ di delay, è arrivata finalmente la sua risposta:

Gen Z is actin’ like rap experts, zip up your gaps and close your mouths
B*tch, you ain’t been on this planet long enough to tell me how rap’s supposed to sound
Y’all need to stick to what you do best, shootin’ schools up, gat’, go load up rounds
In your parents’ gats and go to class and let off with the strap and go to town

Tutto ciò, poi, è stato fatto con la tecnica e delivery che lo contraddistinguono da sempre. Dai, come si può criticare uno che riesce a farti paragoni originali e con una metrica ricerca riferendosi al carciofo?!?

And I know that it eats at your heart like an artichoke
Because you know that’s how likely you are to choke

Niente, non vi resta che godervela senza sottovalutare anche la parte di Ez Mil, un new comer da tenere d’occhio.

Buon ascolto!