“Domani” è un brano molto significativo per la musica di Ernia.
“Domani” è il nuovo singolo di Ernia, ma non solo. Metaforicamente rappresenta anche la nuova vita dell’autore del QT, ormai definitivamente consapevole delle strade intraprese.
Se a primo ascolto il brano può risultare debole rispetto all’intensità di altri pezzi che lo distinguono, “Domani” si scopre a lungo andare come un pezzo luminoso – come lo ha definito lo stesso Ernia – in grado di guardare al futuro con un sorriso, anche se soltanto accennato. Perché nonostante Ernia si trovi in uno dei suoi periodi migliori – artisticamente parlando – è sbagliato affermare che la sua musica si sia alleggerita, togliendosi di dosso temi come la rivalsa, il tradimento e la coscienza di sé, perni inamovibili della costruzione della maggior parte dei suoi testi.
In “Domani” si avverte una sorta di patto che Matteo ha stretto con sé stesso, difficilmente intuibile dall’esterno. Da alcuni versi capiamo come più volte abbia pensato di mollare tutto, ed effettivamente lo ha fatto, come quando ha deciso di partire per Londra senza che a nessuno importasse delle sue difficoltà, senza che nessuno spendesse neanche “10 cent” per chiamarlo. Da altri versi ancora viene fuori invece la sua diffidenza verso gli altri ma – soprattutto – verso sé stesso, una mancanza di autostima che spesso ha fatto sì che se ne stesse nascosto in silenzio “sul fondo del barile“, privo di qualsiasi stimolo e incapace di reagire.
Eppure in “Domani”, così come è accaduto precedentemente in “Male”, possiamo scorgere un Ernia diverso. E non perché la sua musica sia cambiata in uno o nell’altro modo. I suoi versi sono ancora intensi, così come i temi che tira in ballo. I riferimenti che utilizza ancora oggi, infatti, porterebbero a pensare che neanche la sua affermazione in quanto artista gli abbia dato la tranquillità che ha tanto cercato.
Ciò che è cambiato – invece – riguarda la fiducia in sé stesso, che possiamo notare già dal differente approccio ai suoi ultimi brani. Prima di “C.U.U.U.” sembrava quasi che il peso di ciò che cantava lo spingesse sul fondo, suggerendogli una moltitudine di sensazioni cui non sempre riusciva a dare forma nel modo giusto. Forse essendo troppo astratto, forse giocando troppo con le parole per arrivare al punto. Eppure ogni suo testo è sempre stato intriso di una forte carica poetica che ne lasciasse intravedere le enormi potenzialità. Pensiamo a “Neve” oppure a “Tutto Bene”.
Con “Domani”, invece, Ernia è riuscito a porre un tassello importante da cui ripartire nuovamente, come se in questo momento si sentisse assolutamente libero di sperimentare, libero da qualsiasi schema, libero da sé stesso. Oggi Ernia è in completa sintonia con sé stesso, sia quando ha voglia di esaltarsi, sia quando ha la necessità di esplorarsi fino in fondo. Il tempo per credere che tutto vada male è forse giunto al termine. Adesso, per Ernia, è il momento di chiedersi come le cose possano andare ancora meglio di così. Magari lo scoprirà in un altro suo domani.
Grafica di Matteo Da Fermo.