Egreen: residenza in Via Panisperna

Egreen

Via Panisperna, titolo dell’ultimo singolo di Egreen, che segue Posta Prioritaria e Mai Dire Mai, che sono uscite, secondo la nuova strategia di promozione del rapper, a cadenza bisettimanale fino alla fine dell’anno, è encomiabilmente appagante.

Descrizione che soffre con evidenza di laconicità, ma che esaurisce il racconto minimale di sensazioni, vibrazioni e piaceri che attraversano i fan quando si ascolta Egreen.

Egreen, tra i ragazzi di Via Panisperna

La copertina del singolo è una foto pixelata di Majorana, fisico italiano del novecento, conosciuto principalmente per la sua sparizione misteriosa.

Insofferente, Majorana, di un ambiente deleterio, che l’avrebbe, secondo una delle tante tesi, portato all’allontanamento e alla creazione di una nuova identità, così come è insofferente, Egreen, per la sufficienza stratificata che permea il rap, dalla scarsa dedizione all’estetica pomposa, irritato dalla narrazione e dall’interpretazione odierna di un genere che è più serio di com’è percepito.

Per la drill sai qual è il prezzo che ha pagato l’Inghilterra?

Un’orda di rapper che si autovaluta in maniera empirica, celebrando il numero di ascoltatori sulle piattaforme streaming, dimentica la parte romantica della realizzazione di un disco, quel patema provato in attesa di conoscere come venga accolto dal pubblico, non più meramente ridotto a numero, ma a contenitore di emozioni.

Non chiedermi cosa penso di un disco,

Dimmi piuttosto a te cosa trasmette un disco

Via Panisperna è una delizia, a partire dalla strumentale soulful di J.O.D. fino ad arrivare alle liriche e al temperamento di Nicolas, per quello che è, a tutti gli effetti, un atto d’amore al rap, ad una cultura, da parte di chi ne è uno dei principali e degni di nota interpreti, nostrani almeno, e non posso quindi esimermi dal consigliarne l’ascolto al link qui sotto