Solo Amore Tour: i Colle der Fomento live al Forte Prenestino

Colle der Fomento
foto Daniele Peruzzi

Venerdì 15 settembre. Il Solo Amore Tour sbarca (finalmente) a Roma. Come la città che li ha allevati, il Colle (anzi, er Colle, per evidenti ragioni geografiche) è eterno. Ultimi baluardi contro la mercificazione totale della cultura Hip Hop; punti di riferimento per chi non si identifica nei trend; bestie da palco, ieri, ora e per sempre.

I Colle der Fomento live sono una sicurezza: e nonostante l’esibizione sia più o meno la stessa da anni, ogni volta è come la prima. Insieme a Danno, Masito e Dj Baro – oltre ad Ice One, Il Turco, Rak e Suarez – veramente tante persone hanno rappato fino alla fine i loro testi, in un Forte Prenestino gremito: un posto incredibile per un evento incredibile.

X Tutto Questo Tempo, i Colle der Fomento live sono sempre stati il top

Anche nei periodi più catacombali per questa cultura; anche nei momenti di cambiamento più radicale e di passaggio; anche quando promettevano un disco che non usciva, i Colle ci sono sempre stati. I loro concerti, con nomi e formazioni diverse – con i dj-set di Welcome2TheJungle, con la super-band Good Old Boys – hanno formato e fomentato generazioni diverse.

Per chi è di Roma o dintorni, i giovedì sera del Brancaleone, ad esempio – da dove veniva trasmessa l’iconica Welcome2TheJungle, programma Hip Hop realizzato da Danno insieme a Cannas Uomo e Dj Ceffo –, erano un appuntamento fisso. E i live del Colle, una piacevole ricorrenza.

Cambiavano i tempi e le mode, i flow e le modalità produttive; e loro, “ancora in piedi come le colonne di Roma”, c’erano sempre. E c’era sempre un bacino d’utenza che li ascoltava, si ampliava, ci si riconosceva. Motivo principale di questo culto laico per il Colle, sono i loro testi.

Un approccio maturo alla disciplina del rap che in pochi hanno raggiunto, e in pochissimi hanno mantenuto. Rappresentanti di una certa mentalità – la mentalità del Penso Diverso -, sono la prova vivente del fatto che si può costruire una carriera autonoma e indipendente. Una carriera Underground.

Storia di una lunga guerra

A volte ci viene da pensare che la storia del Colle sia una lunga guerra in cui abbiamo combattuto con le nostre armi, le nostre battaglie

Questo non è Hip Hop, col c*zzo: questa è guerra!

L’anno prossimo, saranno trent’anni di attività. Una lunga storia difficile da riassumere in questo spazio. E non certo per un discorso di quantità (‘solo’ 4 album in studio): ma per la mole qualitativa della loro musica, per la profondità semplice (o semplicità profonda) della loro scrittura.

E il discorso sulla qualità della loro proposta va certamente fatto pensando ai live. Continuare ad avere la voglia e la forza di fare questo ‘lavoro’, con la professionalità dell’adulto e l’energia del pischello, è già di per sé un piccolo miracolo.

Veterani in questa lunga guerra logorante – che è la vita, e la vita Hip-Hop – i Colle dal vivo sono impeccabili. E anche venerdì lo sono stati.

Avendoli già sentiti parecchie volte (il mio primo concerto, dieci anni fa, è stato al Forte, e c’erano i Colle…) mi sono goduto ancora meglio l’atmosfera della serata: ricordo perfettamente ogni viso, ogni persona incontrata, ogni singola sigaretta fumata.

Ricordo molto meno i pezzi che hanno fatto, solo perché sono stati la perfetta colonna sonora per una piacevole serata. Il tutto nella cornice del Forte, l’ultima vera istituzione anti-sistema. Vecchia Fortezza fascista, occupata e auto-gestita da 37 anni, è il luogo prescelto delle culture alternative.

I Centri Sociali, i social e gli asociali

Anche se una parte della comunità nazionale (dell’opinione pubblica e del ceto dirigente) considera i Centri Sociali luoghi semi-malfamati (e ai frequentatori viene dato l’appellativo di ‘zecche’), io, personalmente, non smetterò mai di difenderli, e di frequentarli.

Sono gli unici luoghi dove è ancora possibile sperare che esista il principio di Anarchia: cercare di accordarsi, insieme. Contro la privatizzazione – di cose e individui – propria della nostra epoca, i Centri Sociali rappresentano una certezza, la prova concreta di una ri-appropriazione di uno spazio, in funzione di tutti.

E oggi, che tutti siamo e ci sentiamo più soli, sono l’unica speranza alla deriva dei social: l’asocialità. E se un Centro Sociale come il Forte ospita i Colle der Fomento – ispirazione per chi pensa diverso – è un evento. Che vale la pena vivere a pieno.