Don Joe arricchisce di altri tre singoli Don Dada

Don Joe

A due settimane dall’uscita dei primi tre singoli, che hanno materializzato Don Dada, Don Joe rimpingua il suo producer album (che ad oggi ha la forma di un EP) con ulteriori tre brani, dal titolo: Ammó, Pelle D’Oca e Julian Ross.

Don Dada di Don Joe inizia a prender forma

I tre singoli aggiunti preservano una linea musicale riconoscibile del tocco del re Mida italiano delle produzioni musicali, e legata da un fil rouge al suono dei tre precedenti già editi.

In ordine di scaletta, la prima pietra, intitolata Ammò, è una produzione impetuosa che legittima le crude barre di Mikush. La scrittura, abbastanza semplicistica, veicola l’abituale messaggio di fratellanza tra i ragazzi del quartiere, in questo caso Rozzano, cinto dalla solita retorica macho del rapper bruto. Diversamente dall’ultimo singolo del giovane rapper, Se ti amo, uscito di recente e che ne dimostra anche la delicatezza, sia vocale che di contenuti, Ammò si inserisce in un filone gangsta, sicuramente differente, ma che mette in evidenza la duttilità di Mikush al microfono.

Segue Pelle D’Oca, musicalmente più morbida, e avvolta da un’aura più intima conferitagli dalla voce, quasi sussurrata di Medy. La penna ferita del giovane rapper bolognese, che ha da qualche mese pubblicato il suo primo album ufficiale, Nove Chiamate, è tragica nella descrizione dello stato d’angoscia che si prova quando, guardandosi allo specchio, non ci si riconosce con la persona che in passato ha commesso facili errori in contesti difficili.

Decisamente una perla è l’ultimo dei tre brani, Julian Ross, diretto magistralmente da Don Joe, con un suono classic e interpretato al mic, tra punchline, esercizi di stile, references, flow, metriche e tutto ciò che richiede la disciplina del rap, superlativamente dal triangolo delle Bermuda Less Torrance, Rollz Rois ed il fraterno Jake La Furia.

Il triangolo delle Bermuda, Casemiro, Luca e Kross
Ah, serve cuore come Julian Ross

Difficile dire chi dei tre prenda rispettivamente il ruolo di Kross, Modrić e Casemiro. Jake, nel frattempo, si è portato avanti, e comprensibilmente ha assunto le vesti di Mbappé.

Se questo fosse calcio sarei Mbappé

Se questo (il rap) avesse degli insegnanti, sicuramente nelle ore di flow la cattedra verrebbe presieduta da Jake La Furia, che tra un citazione a I Don’t Like di Chief Keef ed uno stile che non invecchia mai ha evidentemente distrutto un altro beat di Do-Do-Do-Don Joe.

In attesa di aggiornamenti, ascoltate Don Dada.

Lo trovate al link sotto!