De Rua: la storia di Rico Mendossa nel suo nuovo album

Rico Mendossa

Il rapper torinese Rico Mendossa firma con Thaurus Music e rilascia De Rua, il suo nuovo album: dentro tanti ospiti.

Gabriele Manazza – in arte Rico Mendossa – è un rapper torinese classe ’89 che in questo 2020 ha fatto parlare di sè grazie ad una forte attitudine street, conquistando in breve tempo l’attenzione di pubblico ed addetti ai lavori, sino a firmare con Thaurus Music per il rilascio del suo nuovo disco. Ispirato dalla scuola milanese di artisti come i Club Dogo e Marracash, l’immaginario di Mendossa è fortemente legato alla strada, nella quale è cresciuto ai margini della legalità e in cui ha iniziato a rappare nella prima metà di questa decade. De Rua è il suo primo progetto ufficiale – dopo vari singoli ed un paio di EP – ed è la chiusura di un cerchio che lo ha visto sbranare diversi ostacoli per arrivare a questo ambito traguardo.

Nonostante possa esser quasi considerato un “nuovo arrivato”, Rico Mendossa ha il privilegio di ospitare nel suo album nomi illustri come Guè Pequeno, Ensi e Vacca, tutti autori di tre strofe molto importanti. La narrativa del disco è molto autobiografica e ciò lo si può intuire già dall’intro 10100, che porta il numero del codice postale del suo quartiere di Torino. Gli argomenti contenuti in De Rua sono quindi altrettanto prevedibili: la strada, le cattive compagnie, le sue origini (per metà siciliane) e la voglia di svoltare insieme a chi gli è stato affianco; ma non per questo mancano momenti più riflessivi e profondi, come accade per la traccia In Cabina con Ensi – forse la migliore del disco – o in Brotha e Cuciture.

La punta di diamante del disco e della sua comunicazione è però la traccia Franck, dedicata al calciatore francese Franck Ribery che appare persino nell’apposito videoclip: un traguardo che in pochi sono in grado di raggiungere a meno che non sia abbia una certa credibilità ed un certo appeal; da apprezzare poi è anche il contributo di rapper minori rispetto a quelli prima citati, come Young Rame (presente in Guapo e Kilo), Sean Poly (con il quale ha realizzato il suo primo EP nel 2016), Thai Smoke e Santiago KeiKei che non sprecano la loro occasione in una vetrina così importante.

In conclusione, De Rua di Rico Mendossa è un disco che ha bisogno di più ascolti per coglierne delle sfumature che a primo impatto potrebbero sfuggire, a causa dei temi ridondanti e di un comparto strumentale e tecnico a volte un po’ ruvido (ma altre più ispirato) curato da BR1, Keezy, Morea, Dhope e Awa Beatz. In molti, non conoscendolo, si affideranno all’etichetta di “Rapper/Criminale” ma così non è, dato che – nonostante il personaggio possa non piacere – ci sono diversi spunti interessanti all’interno del disco che rappresentano un ottimo punto di partenza per una possibile futura evoluzione artistica.

De Rua è un disco diverso e controverso – in piena linea con quel che è il suo autore – ed è consigliato qualora foste alla ricerca di un rap più hardcore con un occhio di riguardo allo stile. Puoi ascoltarlo qui.