Dopo i singoli Ottobre, Scarabocchi e Latitudine, Nicolaj Serjotti esordisce con l’album Milano 7.
Ci sono album che, per un motivo o per l’altro, siamo naturalmente portati ad associare ad un particolare periodo dell’anno; una categoria a cui il debutto di Nicolaj Serjotti sembra voler appartenere a pieno titolo. Milano 7 è infatti un tutt’uno con il torpore pigro di fine Novembre, ed è breve – poco più di 20 minuti di durata – come brevi sono queste giornate, già buie e terminali a metà pomeriggio.
Nicolò Ceriotti, classe ‘98, mette in rima i piccoli drammi quotidiani di un giovane adulto con un approccio confidenziale, discreto. A donare profondità al racconto di Nicolaj ci pensano Fight Pausa (membro dei 72 HOUR POST-FIGHT) e wuf (“rockstar” del circuito lo-fi hip hop), che qui firmano a quattro mani la produzione di tutti i 9 brani che compongono il disco.
Come già fatto nel precedente Ep di Nicolaj (Oversized Thoughts del 2018), i due produttori provano a dipingere attorno al rapper paesaggi sonori caldi e dilatati, turbati da gradite intromissioni elettroniche. Nicolaj Serjotti si muove dentro questo panorama con una penna capace di alternare riflessioni un po’ ingenue a sprazzi di poesia. I risultati più felici di questo connubio sono probabilmente Ottobre con i Generic Animal e la romantica Senza Fiato:
“Quando lei mi guarda sento il mio respiro che ritarda, mi manca il fiato
E non so come evitarla, mi ritrovo in giro per la stanza sparpagliato”
Con Milano 7 Nicolaj Serjotti ci offre a bassa voce un racconto intimo che vuole essere originale, e lo è, provando però anche a risultare complesso e sofisticato, non sempre riuscendoci a pieno. Malgrado una giustificabile immaturità, Nicolaj sembra tuttavia avere le idee chiare sul suono che cerca e sul mondo che vuole rappresentare, e ciò è sicuramente di buon auspicio per il futuro.
Milano 7 è disponibile su tutte le principali piattaforme di streaming. Potete dargli un ascolto, se vi va, anche qui sotto:
