Aminé è tornato con l’album Limbo

Limbo

Limbo è il secondo album in studio di Aminé: l’artista ha detto di aver voluto creare musica che rimanga nel tempo.

Aminé è tornato con Limbo, il suo secondo album ufficiale, a tre anni di distanza dal precedente Good For You. L’artista ha spiegato che la lunga lavorazione è stata la conseguenza di una maggiore maturità personale, unita all’intenzione di creare musica che rimanga nel tempo.

Il progetto comprende 14 tracce con le collaborazioni di Young Thug, Jid, Charlie Wilson, slowthai, Vince Staples, Summer Walker e gli Injury Riserve.

Limbo è un lavoro organico, che rispecchia fedelmente lo stile e l’attitudine dell’artista. Il progetto spazia da sonorità trap all’R’n’B in modo molto naturale e lineare (Limbo va ascoltato “da album” partendo dalla prima traccia e seguendo l’ordine ndr.). Questa commistione di generi ed influenze non è una novità, ma – rispetto ai precedenti lavori – si sentono meno i “salti” da uno stile all’altro.

Burden, l’intro dell’album, introduce al tema della mortalità con riferimenti ai rischi dell’essere afroamericano negli Usa e alla perdita di tanti artisti giovani. Tema che ritorna prepotentemente in Kobe: uno skit in cui la voce di Jak Knight esprime le emozioni provate dopo la morte di Kobe Bryant.

“When your skin darker, shit gets harder (True)
This a black album like Sean Carter (Yee)
Screamin’ like I’m Rico, moshin’ like I’m Steve-O
N*ggas dodging bullets at Wi’, jammin’ off of Pico”

Il resto dell’album procede in maniera più leggera, ma senza cadere nel banale e nel manierismo classico del rap e agli schemi dell’ostentazione. La traccia forse più “prepotente” è Pressure in My Palms con slowthai e Vince Staples in cui i tre parlano della rabbia e della fame che li anima nel rap game.

“I hate when n*ggas don’t finish they f*ckin’ sentences (Yeah)
If Steve Harvey say my name wrong, I’ll catch a sentencin’ (oh)
Malice at the Palace or Winona up in Saks Fifth
This is Metta World Peace before the peace came, b*tch (Oh, oh)

Cosa ne pensate del nuovo album di Aminé? Ha rispettato le aspettative che avevate dopo l’uscite dei tre estratti Shimmy, Riri e Compensating?