Vita Vera di Tedua va oltre il concetto di mixtape

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Vita Vera è il nuovo mixtape di Tedua, ma è così completo che potrebbe tranquillamente essere considerato un album ufficiale.

Tedua può piacere o non piacere, può dar fastidio l’ego del suo personaggio, può disturbare il suo approccio eclettico al beat: ma a Tedua non si può non riconoscere la qualità di ciò che scrive, la dedizione che dona alla sua musica, la passione che traspare dai suoi flow e dalle sue melodie. Vita Vera è il suo nuovo mixtape, e credo che il suo intento principale nel realizzarlo sia stato quello di far cambiare opinione a chi crede che la sua diversità sia soltanto un’ostinazione nel distanziarsi dai colleghi.

Vita Vera non è un disco ufficiale per il semplice fatto che il disco vero e proprio è già pronto, fatto e finito, ed è stato interamente curato dal solito Chris Nolan (che anche nel tape compie un lavoro prezioso), come accaduto in Mowgli. Se non fosse per questi dettagli, Vita Vera potrebbe tranquillamente esser considerato un album, vista la varietà contenuta al suo interno, lo spessore di alcuni brani in particolare e l’ottimo contributo di ogni featuring chiamato in causa.

Tedua ha sfruttato alla grande la riprogrammazione delle uscite post-emergenza, e lo ha fatto sfogando con totale libertà espressiva un caos interiore a cui bisognava dare ordine. Lungo le dodici tracce troverete pezzi d’amore (con tanto di citazione a Corvo d’Argento), altri dedicati all’amicizia, altri ancora all’amore per il rap o prettamente autobiografici.

Se pensavate che il nuovo Vita Vera fosse soltanto un riempitivo in attesa del disco ufficiale beh, vi sbagliavate: Tedua è fuori, andate ad ascoltarlo.