Recensione di 3 mg, l’ultimo EP di Lord Madness

Lord Madness

Prodotto lo scorso 14 dicembre, 3 mg è ora disponibile su tutte le piattaforme digitali.

3 mg di Lord Madness ogni sera per concludere al meglio la giornata, prescrizione medica da osservare accuratamente. L’MC romano ha recentemente pubblicato il suddetto EP, con relativa produzione affidata a Depha Beat, presso il 3Tone Studio di Roma.

La copertina rimanda inevitabilmente alle scatoline mediche con all’interno blisters di Xanax, ansiolitico da prendere in caso di attacchi di panico o disturbi d’ansia. Non poteva essere scelta immagine più adatta per sintetizzare al meglio il lavoro realizzato, oltre a tentare di fornire una rappresentazione della multiforme figura artistica di Lord Madness. Se un tempo mi avvicinai alla scena rap italiana, lo devo principalmente a tre soggetti fondamentali per quello che poi è stato il mio successivo percorso di accrescimento artistico-personale.

Uno dei tre rapper sopra menzionati era proprio Lord Madness. Di lui mi incuriosiva il flow, la capacità di risultare metricamente impeccabile -alle orecchie dell’ascoltatore- su un qualsiasi tipo di strumentale. Inoltre ho sempre ammirato la bravura di “Maddy” nel saper giocare con le parole; testi pieni zeppi di wordplay che puntualmente capivo solo dopo un nuovo -più accurato- ascolto del brano. Un bagaglio lessicale fuori dal comune che lo ha sempre contraddistinto. Per non parlare dei contenuti affrontati nelle proprie canzoni, spesso intimi o incentrati sull’angusto fato che gli è toccato combattere per buona parte della sua vita. Questa almeno è l’impressione che mi sono sempre fatto del soggetto in questione, sopratutto per  pezzi come La mia vita in una lacrima o 28.05.99 (ne cito due -fra i tanti- che mi vengono ora in mente).

A distanza di due anni dal suo ultimo lavoro ufficiale – Il grande addio – l’mc romano ha quindi deliziato il proprio pubblico lasciando sotto l’albero un, attesissimo, regalo di natale.  Sette brani totali, uno tra questi – Real spitter – la cui produzione è affidata ad Apoc, una bonus track e numerosi featuring. Soffermandomi su questi ultimi, spiccano sicuramente i nomi di Mattak e Dj Fastcut. Il primo è un mc ticinese di rilevante maestria tecnica, di cui ho sempre seguito con una certa premura il percorso artistico. Ho più volte accostato, come feci qui a suo tempo, la figura di Mattak a quella di Lord Madness musicalmente parlando. Non è infatti un caso che Dj FastCut abbia voluto includerli entrambi in Dead Poets 2, sequel di un precedente omonimo album, pubblicato pochi giorni fa e destinato ad entrare nella “Hall of fame” del rap italiano. Da sottolineare inoltre la presenza, in Dead Poets 2, di Sgravo che ha collaborato con “Maddy” nel brano Senti…menti presente in 3 mg.

“musica aiuta, placa questi miei traumi
la soluzione del dolore non è dentro un aulin”

Fantastiche le due barre presenti in Real Spitter. La prima evidenzia in maniera tragicomica – come solo il rapper romano sa fare – una situazione di (evidente) disagio propria di queste nuove “generazioni Hip-Hop”:

“musica per soli adulti, è l’hip hop che va a p*ttane?
menomale, più groupie per tutti”

La seconda è invece diretta a mettere in luce talune dinamiche, o atteggiamenti, verso i quali lo stesso Madness fatica, non poco, a rivedersi:

“questi rapper passano prima dal gioielliere, dopo alla manicure”

E questo è soltanto un bene secondo il mio, umilissimo e personalissimo, punto di vista. Considero infatti un vanto il non presentare analogie con taluni soggetti odierni che screditano quotidianamente una simile cultura infangandone i valori principali. La tenace resistenza (o resilienza?) messa in atto da artisti come Maddy tengono vivo quel fioco lumicino di speranza che arde dentro di me: un futuro migliore è possibile, come mi ripeto ogni giorno.

La versatilità artistica di Lord Madness, favorita dalla presenza di potenti strumentali, ha portato alla realizzazione di un album pregiato come3 mg. L’ascolto dei brani è piacevole e scorrevole; l’umore dell’ascoltatore è facilmente influenzabile in base alle tematiche trattate: si passa infatti da brani più scanzonati e “soft” ad altri maggiormente riflessivi caratterizzati dalla presenza di un cupo sottofondo musicale.

Emblematico di quanto appena scritto Lontano da qua, terzo brano del disco, che vanta la collaborazione con Mifrà. Il testo è pregno di vibes negative, in pieno pessimismo cosmico di matrice leopardiana, le quali rivelano – al contempo – un accurato processo di “metabolizzazione del dolore” innescato alla base.

“vorrei essere lontano, scappare da qua
la vita è una condanna, camera a gas”

3 mg di Lord Madness ha costituito uno dei migliori lavori musicali prodotti alla fine del 2018. Se ancora non lo avete ascoltate, ecco di seguito lo streaming su Spotify: