L’Apocalisse raccontata da due artisti bresciani fin troppo sottovalutati.
Andando a sfogliare le pagine del Treccani, si trovano due definizioni per la parola Apocalisse e che qui vi proponiamo:
- Titolo o designazione di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo;
- Come termine di riferimento o di confronto, catastrofe, rovina totale, fine del mondo, in frasi quali: visione d’a.; una notte da a.; sembrava venuto il tempo dell’apocalisse, e sim. (v. anche apocalittico).
Destini ultimi, catastrofi, rovine: argomenti che dominano all’interno di “Apocalisse“, il nuovo EP di Sorga e Lo Sfasciacarozze, due artisti bresciani che seguiamo dai tempi di hiphoprec e con alle spalle diversi progetti più che soddisfacenti, come per esempio l’EP di Sfascia “La Luna Nel Pozzo“.
“Apocalisse” è un disco breve ma intenso che presenta all’ascoltatore un viaggio che parte dalla “Genesi” (intro con all’interno il campionamento del celebre brano di Marilyn Manson, “The Beautiful People”), prosegue con la “Carestia“, la “Pestilenza“, la “Guerra” e, infine, la “Morte“, per poi terminare il tutto nel nulla, il “Vuoto“. D’impatto è sicuramente il brano “Morte”, in cui Lo Sfasciacarrozze si immedesima nello scheletro vestito di saio nero, invita l’ascoltatore a seguirlo e ne racconta il pensiero:
“Chiunque mi incontrerà e mi vedrà alla fine di ciò che farà
e non avrà il tempo di tirare le somme,
la vostra inconsapevolezza dà una fama enorme
mi fa essere senza identità, barriere e colpe”.
Ma non è un semplice viaggio, è una rappresentazione in musica del concept biblico stesso attraverso i quattro Cavalieri dell’Apocalisse, portatori appunto di carestia, pestilenza, guerra e morte. In questo EP non troverete quindi soldi, droghe, skrrt e compagnia bella, ma vi si presenteranno davanti carovane, fantasmi, terreni aridi, fogne e distruzione, descritti dalla esperta penna de Lo Sfasciacarozze che ben si sposa con le strumentali cupe prodotte del concittadino Sorga, da qualche anno con dimora a Londra.
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