RIP Human Art, il nuovo EP degli EarthGang

Earthgang Ghetto Gods

A distanza di un anno da GHETTO GODS, gli EarthGang sono tornati con un nuovo EP intitolato RIP Human Art, per la casa di distribuzione indipendente UnitedMasters.

RIP Human Art: EarthGang alla conquista dell’indipendenza

Gli EarthGang sono un duo di Atlanta, composto da Olu (aka Johnny Venus) e WowGr8 (aka Doctur Dot). Vantano una carriera decennale ormai, considerando i primi mixtape, oltre ai primi album ufficiali che gli son valsi, all’epoca, l’interesse di J.Cole per la sua etichetta Dreamville Records, che è attualmente distribuita da Interscope Records, una costola di Universal Music Group.

Nel loro caso è importante menzionare questo intreccio di etichette perché, alla luce della rottura del legame con Interscope, gli EarthGang si sono affidati ad una realtà indipendente come UnitedMasters. Seppur quest’autonomia sembri essere un trend nell’industria musicale odierna, resta comunque un atto coraggioso.

L’indipendenza pare concedere al gruppo un maggior controllo sulla propria arte, e infatti l’EP in questione percorre un sentiero musicale diverso dalla musica conforme al settore di appartenenza.

RIP Human Art, in realtà, è il primo capitolo di una nuova serie, EarthGang Vs. The Algortihm. Lo stile del duo alle prese con l’evoluzione degli algoritmi digitali.

Composto da cinque tracce, l’EP include anche due brani già editi come Bobby Boucher e Die Today, entrambi melodicamente pop e rap, e soprattutto vanta anche la partecipazione di Benji, un membro degli Spillage Village, gruppo fondato dagli stessi EarthGang. Oltre ai due pezzi noti, si trovano l’intro The Wake, caratterizzato da un suono neo soul, Flavors of Karma, un ibrido tra un organo ed il boom bap, e che dal titolo lascia intuire il riferimento nel testo al karma, ed Imagine,

Imagine if you told the truth (told the truth)
Imagine if the lies all worked
Imagine never needing proof (needing proof)
Imagine only eating fruits (sweet sugar)
Imagine if your don’t pain ain’t hurt

Non perdetevi questo viaggio musicale targato EarthGang, lo trovate al link sotto.