Da Memphis vi presentiamo Ty Brasel, fuori con l’album Transcendent

Ty Brasel

Lo scorso novembre è uscito Transcendent, il nuovo album ufficiale di Ty Brasel, rapper di Memphis, Tennessee, ancora poco conosciuto dalle nostre parti.

In occasione della pubblicazione del video del singolo Mad 2 The Max, abbiamo avuto l’occasione di farci quattro chiacchiere.

Ty Brasel ci presenta l’album Transcendent e il suo christian rap

La fede è una credenza spesso presente nel rap, in particolare in quello americano, ambiente dove è radicata – molto più che da noi – una branca dell’hip-hop denominata proprio christian rap e di cui, qualche mese fa, vi abbiamo presentato un altro esponente, Steven Malcolm, sotto contratto con IVAV, la divisione hip hop della Curb.

Proprio con quest’ultimo ha collaborato in passato Ty e, tra l’altro, non è da escludere un progetto collaborativo, come lui stesso ci ha confermato.

Con un passato fatto di abusi di sostanze e scelte non molto fortunate per il suo benessere fisico e mentale, grazie all’incontro con il rap e con la fede è riuscito a dare una sterzata alla sua vita.

Ora vanta una carriera ben solidificata in questa nicchia del rap e, pochi giorni fa, ha rilasciato un nuovo videoclip, estratto dal suo ultimo album ufficiale e impreziosito dal featuring del collega Jay-Way.

Ve lo lasciamo di seguito, assieme alle risposte che Ty ci ha dato riguardo il disco, il suo rap e a nostra Italia.

Sei definito l’icona dell’hip-hop guidato dalla fede. Visto che in Italia non è molto conosciuto, puoi spiegarci meglio cos’è e cosa ti ha portato ad affrontare questi temi nei tuoi testi?

«Grazie per le belle parole. Ne stavo parlando con qualcuno di recente, penso che il mio stile di vita mi abbia raggiunto quando ero giovane, dopo che avevo vissuto in modo sconsiderato per così tanto tempo. Mi sentivo molto perso in quel momento della mia vita e un amico mi ha fatto conoscere la sua fede. Non so come spiegarlo, ma mi ha portato pace e un senso di scopo in un momento molto basso della mia vita. La mia musica è sempre stata un riflesso della mia realtà e della mia storia, quindi quando la mia vita ha iniziato a cambiare, anche la mia musica è cambiata. Ho iniziato a incentrare la mia musica sulla mia fede, con la speranza di aiutare le persone nei momenti più bassi della loro vita»

Chi metterà in play per la prima volta il tuo nuovo album Transcendent, cosa troverà al suo interno?

«È un album davvero unico nel senso che combina più stili musicali e di produzione. È fondato sull’hip hop e su di una batteria energica, ma ci sono elementi di musica pop, r&b e alternativa, tra gli altri. Abbiamo anche cercato di creare un suono futuristico che sembrasse nuovo e innovativo. Le canzoni riflettono sicuramente la storia della mia vita reale negli ultimi anni e come è stato il mio viaggio attraversando alti e bassi. Da qui, sono stato in grado di uscirne più forte e più saggio che mai, quindi spero che la perseveranza sia comunicata e trasferita all’ascoltatore»

L’anno scorso abbiamo avuto l’opportunità di parlare con il tuo connazionale, Steven Malcolm, anche lui autore di rap cristiano: sappiamo che avete collaborato insieme, c’è mai stata l’idea di fare un album in comune?

«Ahh sì, abbiamo collaborato con l’altro nostro compagno di etichetta Jay-Way all’ultimo album di Steven “TREE” e si è rivelato essere uno dei preferiti dai fan. Mi sono divertito molto a lavorare su quel disco. Abbiamo già parlato di fare un album IVAV, che è il nome della divisione hip hop della nostra etichetta Curb Records. Continuo a pensare che sarebbe un album divertente su cui lavorare, ma tutti sono così concentrati sulle loro carriere individuali. Speriamo di poterlo realizzare un giorno»

Sei mai stato in Italia? C’è qualche rapper italiano che ti è capitato di ascoltare?

«Non sono mai stato in Italia ma è sempre stato un mio sogno. Spero di visitare presto Roma o Venezia, e spero di poter fare qualche concerto anche lì. Per quanto riguarda il rap italiano, gli unici che mi vengono in mente che ho sentito sono Fedez e Salmo. Ho visto parte della loro musica circolare sui social media in passato e suonava bene. Non vedo l’ora di saperne di più sulla scena hip hop in Italia»

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