ESCLUSIVA: l’intervista di Burna Boy per Apple Music sull’album I Told Them…

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Tra le uscite di questi ultimi giorni, ha attirato la nostra attenzione quella di Burna Boy, fuori da venerdì 25 agosto con il nuovo album I Told Them…. Seppur le sonorità non siano le nostre, la presenza di artisti come GZA, RZA, Dave, 21 Savage e J. Cole non è passata inosservata.

Per saperne di più, c’è un’interessante intervista per Apple Music: noi ce l’abbiamo in esclusiva e ve la condividiamo con le parti più salienti tradotte in italiano.

Burna Boy è fuori con I Told Them…: scoprilo con Apple Music

Mentre Burna Boy si stava preparando per il lancio del suo settimo album, I Told Them…, ha raggiunto Zane Lowe a New York City per una conversazione approfondita sulla realizzazione dell’album e sul percorso che lo ha portato al successo globale che sta vivendo ora.

Burna ha parlato molto di questa sua nuova fatica, soffermandosi anche sull’orgoglio per i successi raggiunti, l’influenza di Virgil Abloh, l’ammirazione per J. Cole, la collaborazione con RZA e molto altro ancora.

Abbiamo avuto il piacere di avere per voi in esclusiva alcuni contenuti, che trovate di seguito tradotti, assieme al video completo dell’intervista.

burna boy

Si è parlato molto di I Told Them…, a partire dalle differenze con i precedenti lavori:

Questo progetto mi ha mostrato esattamente il modo in cui volevo esprimere ciò che provavo e ciò che provava il mio gruppo. Lo spirito del mio gruppo. L’ho messo lì perché è ogni giorno. Questo è un lato che le persone non riescono davvero a vedere perché non mi interessa che qualcuno lo veda. Mi diverto così. Ma ho sentito che questa volta è un modo più comprensibile per trasmettere quella sensazione e quell’energia. E nello stesso tempo, mostrarti che non sei tu. Mostrare a tutti, davvero, che la combinazione di mondi è qualcosa che non abbiamo davvero sfruttato. Perché alla fine della giornata, una volta che siamo tutti uniti, tutto il resto, i frutti di ciò si prendono cura di tutto.

E ovviamente si è parlato anche del significato del titolo del disco, con quei puntini di sospensione che lasciano aperta più di un un’interpretazione. Non per Burna, che ha svelato ad Apple Music cosa effettivamente ha detto a loro:

Dicono spesso che un profeta non riconosce veramente la propria casa e robe del genere. Quindi questo è per la parte della mia casa e le persone nella mia casa che non hanno creduto o dubitato, o che dubitano ancora, o qualsiasi tipo di cosa. E non solo loro, è per chiunque abbia mai sentito parlare di me in passato. Puoi tornare ai miei vecchi tweet e roba del genere. Fondamentalmente ho predetto tutto ciò che sta accadendo ora. Quindi questo è fondamentalmente quello che gli ho detto. È divertente dire alle persone che qualcosa è vero, e loro dubitano, e poi alla fine lo vedono. Non c’è sensazione più grande.

Burna Boy rimane ad ogni modo un uomo con la testa sulle spalle, che sa quello che vuole:

Non dirò che non voglio riconoscimenti perché tutti vogliono riconoscimenti per ciò che fanno e robe del genere. Per me è più come volere riconoscimenti da luoghi in cui conta davvero. Anche se nella realtà non significa niente, ma da luoghi in cui puoi dire il perché, puoi spiegare e ha senso per tutti. È questo il tipo di roba che voglio. Voglio andare da qualche parte dove possano vedere tutto il lavoro che c’è dietro e dicano: “questo è incredibile, congratulazioni!“. È il tipo di roba che per me significa qualcosa. Non lo ottieni nel mio Paese. Significa qualcosa per le persone che non fanno parte del gioco in un certo senso. Significa qualcosa per le persone che non hanno niente da guadagnare o perdere e nessun interesse nella questione.

Classe ’91, ma Burna ha già ricevuto parecchie soddisfazioni nel corso della sua carriera, sia nel suo continente nativo che, soprattutto, negli States. Tra queste, spiccano le nomination ai Grammy Awards nella categoria Best World Music Album, grazie al disco African Giant (2020), e nelle categorie Best Global Music Performance e Best Global Music Album, grazie al disco Love, Damini (2023). A proposito dei successi ottenuti:

È la cosa di cui sono più fiero. È il fatto che, sì, non l’ho fatto solo con le mie condizioni e tutto ciò, l’ho fatto contro ogni probabilità. Sai cosa intendo? E contro i desideri dei poteri costituiti nel mio ambiente. Quindi sì, è qualcosa di cui sono davvero orgoglioso.

Ci sono tanti artisti che hanno influenzato negli anni Burna Boy, a partire dal compianto Virgil Abloh:

Soprattutto Virgil è stato il cuore di questa roba, il cuore di tutto il mondo della moda, specialmente per noi neri. Non solo, è anche la creatività figa nella testa dell’uomo. Questa è la differenza. Guardi qualcosa, lui la guarda, tu vedi colori diversi l’uno dall’altro, sai cosa intendo? È pazzesco.

Un altro artista che ammira Burna Boy è J. Cole, uno dei tanti featuring all’interno di I Told Them…:

È una leggenda. Sai, la verità è spesso nascosta, ma quando la incontri e sei una persona di verità tu stesso, non puoi fare a meno di riconoscerla: questa è davvero la storia tra me e J Cole.

ma anche la mente dietro il Wu-Tang Clan, ossia RZA:

Sì, è stato un grande onore per me collaborarci. Non eravamo personalmente in studio insieme quando l’ha fatto, ma quando mi ha mandato la prima bozza, potevo sentire l’energia.

Se volete sentire anche voi questa energia, non vi resta che mettere in play il nuovo album di Burna Boy, I Told Them…, che trovate di seguito subito dopo il video dell’intervista per Apple Music: