Larry June non può certo far passare troppi mesi prima di un nuovo album, ma questo è speciale: dopo Spaceships on the Blade, il rapper californiano si mette in coppia con la certezza che è Alchemist e pubblica The Great Escape.
Larry June e The Alchemist in combutta per The Great Escape
Progetto dopo progetto, il sound personale del rapper si è sempre più rifinito, fino ad arrivare al debutto con Uncle Al, producer che nel caso dell’underground ultra-prolifico della Galassia-Griselda e non solo si conferma fondamentale nel lanciare nomi conosciuti ma normalmente poco spendibili.
Già era successo col flow monotonale e glaciale di Boldy James in The Price of tea in China, che da lì ha cominciato a ricevere rispetto e attenzione appropriate, e lo stesso si spera possa accadere a Larry June, titolare di un flow sempre costante, ma dalla voce più calda e sostenuta.
Un altro scostamento fondamentale è quello di immaginario, dalla feroce Detroit industriale alla lussuria di San Francisco. The Alchemist come sempre architetta beat precisi, caricati al punto giusto di pomposità e pulizia, conferendo un’atmosfera prettamente laidback da classico della West Coast.
A rinforzare il disco, variegandolo leggermente, ci pensano una scaletta di featuring d’impatto, dal bounce di Action Bronson e Big Sean ai necessari Wiz Khalifa, Curren$y e Evidence, fino a trovare gli spunti di Ty Dolla $ign e Joey Bada$$.
Un buon album da mettere in play e lasciar scorrere; se Alchemist battezza d’altronde vai sul sicuro.
