Una vera release a sorpresa arrivata nel pomeriggio quella di GNX, il nuovo album di Kendrick Lamar. Il rapper ha ancora una volta deciso di fare tutto a modo proprio, condividendo con il pubblico il suo nuovo disco senza alcun preavviso.
Con un Super Bowl in vista, era prevedibile l’arrivo di una nuova raccolta di inediti, ma nessuno si aspettava che si potesse concretizzare così presto.
Kendrick Lamar ci sorprende con il nuovo album GNX
GNX prende il nome da un modello di Buick Regal e segna il primo album del rapper dopo la fine del contratto con la Top Dawg Entertainment. Il progetto è uscito, infatti, per la pgLang in collaborazione con un’altra major: la Interscope Records.
Come anticipato, l’artista ha preferito evitare la tradizionale campagna promozionale dando il via a questa nuova era solamente qualche ore fa. Nel primo pomeriggio K-Dot ha, infatti, pubblicato un criptico video su YouTube accendendo così immediatamente le speranze della fan base.
Il teaser minimale lo sente rappare sulle note di una canzone non inclusa nella tracklist finale: tra le sue parole, sentiamo un riferimento al suo essersi reincarnato – segno di un nuovo capitolo artistico – e alla sua volontà di mettere sempre al centro la verità del cuore.
GNX comprende dodici tracce alla cui realizzazione ha partecipato il meglio della scena contemporanea. I leggendari Jack Antonoff e Sounwave hanno vestiti i panni dei produttori esecutivi, affiancati da altri big del calibro di Mustard e Terrace Martin.
Musicalmente parlando, Kendrick Lamar porta l’ascoltatore direttamente nel futuro proponendo un album sperimentale che suona come nient’altro attualmente in rotazione. Il disco presenta comunque delle influenze trap e r&b, ma la sua struttura e il suo cuore ci restituiscono qualcosa di fresco e inedito: una rappresentazione del modo in cui il rap dovrebbe suonare secondo i canoni di Kendrick Lamar.
Le collaborazioni sono rimaste nascoste e, per l’occasione, l’artista ha coinvolto colleghi e colleghe pressoché sconosciuti. Fa eccezione la ex compagna di etichetta SZA, che ha prestato la propria voce in ben due brani. Assente dalla lista la smash-hit Not Like Us, in corsa per i Grammy 2025 (spoiler: la canzone sentita all’inizio del video del singolo si sarebbe poi rivelata essere squabble up).
Dal punto di vista lirico, il progetto richiederà del tempo per essere ben compreso ed elaborato. Ad un primo ascolto, sentiamo però K-Dot districarsi tra i temi della fama, del successo, del benessere mentale e del percorso di miglioramento interiore senza però il peso delle difficoltà e dei problemi presenti in altri album.
Il Kendrick Lamar di GNX suona come un profeta pronto a condividere la propria esperienza da una posizione quasi sovrannaturale: una serie di convinzioni maturate anche grazie a capolavori come DAMN e Mr. Morale & The Big Steppers. Emblematiche sono le barre di chiusura in the heart pt. 6, omonima rispetto ad una delle diss track pubblicate da Drake. K-Dot ricorda agli ascoltatori cosa sia importante veramente: rabbia e risentimento fanno, infatti, spazio alla benevolenza e alla necessità di mettere i sentimenti, proprio e altrui, sempre di fronte a tutto.
Kendrick Lamar sorprende ancora una volta, regalandoci un album che aggiungerà un altro tassello fondamentale alla sua carriera.