Quale sarà il futuro dei Club Dogo?

Club Dogo futuro
Artwork di Mr. Peppe Occhipinti

Tra un messa in loop e l’altra di Club Dogo, l’atteso album ufficiale di Jake La Furia, Guè e Don Joe, ci siamo posti qualche domanda su quale potrebbe essere ora il loro futuro, in particolare se decideranno o meno di collaborare insieme ancora una volta per un progetto ufficiale.

Qualche risposta ce la siamo data ma le possibilità sono innumerevoli. Ci potete quindi dire anche la vostra, saremo curiosi di sentirla.

Club Dogo: quale sarà il futuro di Jake, Guè e Joe come gruppo?

Sì, lo sappiamo, porsi questa domanda a poco più di una settimana dall’uscita di un tanto atteso album è prematuro, forse anche nocivo per l’assimilazione di un progetto discografico come questo.

Averlo però ascoltato in loop decine di volte e averne apprezzato impostazione, contenuto e sonorità, ci ha fatto prendere talmente tanto dalla foga dal farci dire a più riprese: “speriamo che i Club Dogo siano tornati per restare“.

Non è però detto, anzi, non sono pochi i casi nella discografia in cui attesi comeback non si sono poi tradotti in qualcosa di duraturo. Per questo motivo, tra un giovane G e il ritornello di Nato Per Questo imparato in poco tempo a memoria, ci siamo un po’ divertiti nell’ipotizzare il futuro dei Club Dogo, più o meno prossimo.

Ecco, di seguito, le nostre tre papabili teorie:

  • Deluxe edition di Club Dogo con nuovi featuring

L’album sta andando alla grande. Lo dicono i feedback di fan, scena e addetti al settore. Lo dicono i numeri con la prima posizione della classifica top 100 FIMI in tutte le tre categorie album, CD/vinili/musicassette e singoli. Ok, il merito è anche della lunghissima attesa e della legacy di questo iconico trio, ma lo è soprattutto del disco in sé.

Perché, quindi, non cavalcarne l’onda offrendo ai dogofieri una deluxe edition con quel poco che manca a questo disco? Potrebbe essere una buona idea.

Ma cosa manca a Club Dogo? Qualche hit da radio, ma non pensiamo alle varie P.E.S. o Weekend, piuttosto a Gli Anni D’Oro di Jake o a Cookies ‘n Cream di Guè. Dei brani che si rifanno a pezzi storici a cui i tre possono essere legati (e che hanno già fatto in passato, vedi Cani Sciolti 2006) oppure banger con qualche giovane collega che sta andando alla grande. Ok c’è King of The Jungle, ma i Dogo hanno nelle loro possibilità anche altri generi di hit.

A proposito di featuring, tuttavia, c’è qualcos’altro che in questa ipotetica deluxe edition ci piacerebbe molto: la Dogo Gang al completo. Quanto sarebbe bello sentirli nuovamente assieme ai vari Montenero, Ted Bee, Vincenzo Da Via Anfossi? Potrebbe essere la ciliegina sulla torta di un progetto realizzato in puro stile D.O.G.O..

Scusate, non stiamo piangendo, ci è solo caduto un Benvenuti Nella Giungla nell’occhio.

  • Dischi da solisti e, più avanti, un altro nuovo disco dei Club Dogo

Dal 2021 ad oggi, Jake La Furia, Guè e Don Joe hanno pubblicato sei dischi da solisti, che potrebbero diventare anche sette se nell’elenco includessimo 17, l’ottimo joint album di Jake con Emis Killa.

Questo sta a significare solo una cosa: lo studio è a tutti gli effetti anocra il loro habitat naturale e, dopo averlo condiviso con gli amici con cui hanno mosso i primi passi nel rap game, è più che probabile che vogliano nuovamente proseguire le proprie rispettive carriere.

Guè, specialmente da Mr. Fini, ha conquistato tutto e tutti, con ottimi dischi e featuring a destra e manca. Jake con Ferro Del Mestiere ci ha fatto ricordare perché sia il rapper preferito del tuo rapper preferito e, dopotutto, ci aveva parlato ai tempi di un Ferro Del Mestiere 2. Joe per Club Dogo ha confezionato un sound che non gli sentivamo da tempo e, perciò,  potrebbe voler continuare su questa strada anche per i suoi progetti personali, visti anche i risultati non così entusiasmanti dei suoi Don Dada e Milano Soprano.

E chi lo sa se, dopo aver ricaricato le pile, tra qualche anno decideranno di riunirsi nuovamente in studio per scrivere un’altra pagina storica del rap italiano.

Club Dogo

  • STOP. Questo era il canto del cigno dei Club Dogo

L’epilogo più triste ma, forse, quello al momento più verosimile. Un po’ come quando i tifosi del Milan auspicavano che Zlatan Ibrahimović si ritirasse dopo la vittoria dello scudetto con l’A.C. Milan nella stagione 2021-2022. Così non è stato e la stagione successiva non è che sia stata così memorabile per il campione svedese.

Terminare la propria carriera (in questo caso solo come gruppo) sul più bello è una scelta che hanno preso in molti, in quanto permette di lasciare ai fan un ultimo piacevolissimo ricordo. Provare a continuare potrebbe invece essere un rischio, che forse Jake, Guè e Joe non hanno nemmeno voglia di prendere in considerazione.

Con Club Dogo hanno fatto contenti in primis loro stessi e poi i loro fan. Cos’altro c’è da fare? Probabilmente nulla. Ciò che resta è l’eredità di un gruppo che ha saputo trasformare parole e sound in un’esperienza straordinaria, in un ricordo indelebile per il panorama musicale contemporaneo.

E, secondo te, quale sarà il futuro prossimo dei Club Dogo?

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Artwork di Mr. Peppe Occhipinti