Guè da Red Bull: continuano i ritorni al 64 bars

Guè Pequeno

Dall’apertura del nuovo canale, Red Bull Droppa, abbiamo visto avvincendarsi al mic veterani come Fibra, giovani affermati come Massimo Pericolo, un cantante in versione rapper come Irama e infine il ritorno di Madame; adesso prosegue la politica del ritorno in campo di un rapper già parte del cast con Guè.

Red Bull ingaggia Guè per un secondo round

Guè 2 la vendetta sostituisce Shablo con TY1, il quale offre al Guercio un impasto old school ripieno di sample e scratch, che starebbe bene in bocca ad un altro peso massimo come Pusha T (ricorda vagamente Diet Coke infatti).

Anche chi non apprezza particolarmente Guè nelle sue versioni più smargiasse o commerciali, non potrà negare l’ennesima dimostrazione di abilità attorno alle parole: un flow ampio, da banchetto, citazioni cinematografiche, schemi rimici intriganti, costruzione di un immaginario di lusso che non invidia nessuno.

Da Fastlife 4 a featuring e documentari, per arrivare a Guesus e ritornando a 64 bars, Guè sembra vivere una seconda (terza, quarta) giovinezza, recuperando come altri basi classiche e flow pesanti per attingere al passato senza fondo della sua carriera e dell’hip-hop.

Da segnalare sempre il nuovo soprannome del Ragazzo d’oro, in una delle sue esibizioni più tipiche di punchline senza età:

Fammi il processo, sì non me ne fotte un cazzo

Johnny Depp, Johnny Rap

Johnny Guepp

Ad un’altra strofa di Guè.

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