We Still Don’t Trust You, continuano le sorprese di Future e Metro Boomin

Future Metro Boomin

Per il grande pubblico del rap americano è sicuramente l’uscita più attesa di oggi, venerdì 12 aprile: vediamo insieme come si presenta We Still Don’t Trust You, il secondo (doppio) album di Future e Metro Boomin rilasciato in meno di un mese.

Due dischi diversi e di impatto per We Still Don’t Trust You di Future e Metro Boomin

L’unione fa la forza, eccome. Perdonateci questa frase scontatissima ma per questo doppio, anzi triplo, album cade proprio a fagiolo (altra frase fatta per cui dobbiamo scusarci? lol).

Quanto sta risaltando la voce di Future sulle strumentali e i sample di Metro Boomin? Tanto, forse troppo, perché ad ascoltatori come il sottoscritto fa pensare che se i due avessero collaborato di più in passato magari, alcuni dischi di Pluto, sarebbero stati digeriti maggiormente anche da chi non è così a suo agio nell’ascoltare per intero progetti trap in tutto e per tutto.

C’è piacere, soprattutto, nello schiacciare play sul disco 1 di We Still Don’t Trust You, dove tra sonorità “alla The Weeknd” – ovviamente presente nel progetto – Metro dà il meglio di sé con questo genere di produzioni e Future, da parte sua, si esalta e risalta alla perfezione. Brani come Mile High Memories e Always Be My Fault ti coinvolgono e avvolgono fin dal primo ascolto. Poi c’è la chicca finale: Red Leather, una traccia di quasi sette minuti con ospite nientepopodimeno che J Cole, sì il bersaglio di Kendrick Lamar nel precedente We Don’t Trust You.

Questo beef Kendrick – Cole – Drake sta diventando sempre più sorprendente. Speriamo solo non offuschi eccessivamente l’ottimo lavoro che Future e Metro Boomin hanno fatto con questi album, terminati in questo caso alla grande con un disco 2 arricchito da due banger che possono mettere d’accordo tutti: Show of Hands con un indiavolato ASAP Rocky e Streets Made Me A King, forse la giusta conclusione dell’intero progetto.

Metro, presto, celebrerà tutto ciò con uno spettacolo alla base della Grande Piramide di Giza, andato sold out in pochi istanti. Noi intanto ci rimettiamo in play ancora una volta We Still Don’t Trust You.

Buon ascolto!