Dopo l’ottimo album collettivo gestito da Cuns, Make Rap Great Again torna con FreeCraxi, il nuovo progetto di Gionni Gioielli prodotto da Tosses.
Ecco i nostri pareri a caldo dopo un paio di ascolti. Spoiler: ci è piaciuto molto
Gionni Gioielli ha sfornato il suo miglior progetto?
“Non capisco certi artisti Cristo sono sempre tristi, a me far musica da gioia, è una fortuna ma non la capisci”
Già dopo qualche barra #FreeCraxi si candida ad essere come il progetto più solido tra quelli usciti per Make Rap Great Again nell’ultimo periodo ed i motivi sono i più disparati.
Ancora una volta il concept è anti-sistema, dal già noto Bettino Craxi a figure protagoniste di tempi più recenti come Dimitri e Genovese, Gioielli si muove tra la cronaca italiana per raccontarne le ipocrisie della società e guarda all’estero per schierarsi contro la censura di una libertà che alle istituzioni dà fastidio, come accaduto con i casi Snowden e Assange.
Più che in altri episodi infatti si sente la necessità del rapper di parlare agli ascoltatori assottigliando quel filo di menefreghismo cui ci ha sempre abituato.
Che Gioielli non fosse mai scarico di rime lo si sapeva già, ma questa volta sembra che la legacy sulla quale ha lavorato negli ultimi anni gli abbia dato una consapevolezza maggiore, permettendogli di muoversi con una certa autorevolezza tra barre che esaltano ma che spesso e volentieri fanno anche riflettere, indagando i più disparati temi che vanno dal rap stesso sino alla deriva socioculturale in cui il nostro Paese è spesso protagonista.
Se dovessi scegliere una traccia manifesto del progetto e del momento del rapper veneto sceglierei Ulbrich pt.2 & pt.3, che descrivono bene la libertà di Gioielli di non trovare alcuna collocazione o metro di paragone alla scena rap italiana. Il forte riferimento rimane sempre estero, in casa Griselda e non solo, ma il tempo e le barre gli stanno permettendo di evolvere quello stile a sua immagine e somiglianza.
Un altro pregio di #FreeCraxi è quello di uscire in un momento in cui il collettivo sembra essere strutturato più che mai, dal rap alla produzione, con Tosses che questa volta apparecchia la tavola dopo l’ottimo lavoro svolto da Cuns e The Departed nelle precedenti uscite, senza dimenticare gli ottimi contributi di artisti esterni come Toni Zeno, Montenero e Nerone, inedito e super piacevole su queste sonorità.
Una menzione a parte la merita invece Eliaphoks, presente in ben tre tracce del disco. Il rapper palermitano dalla release di Ragazzi Per Sempre non ha praticamente più smesso di droppare roba di qualità ed ogni featuring ne è la conferma. Siamo vigili sulle sue prossime mosse.
Insomma, se avete bisogno di barre che siano ispirate e non indifferenti, su sonorità diverse da quel che potete pescare nel solito mainstream ma soprattutto se siete curiosi di conoscere con largo anticipo alcune delle leve più forti del futuro del rap in Italia #FreeCraxi è il progetto che fa per voi.