Dal palco delle Costa Smeralda, in diretta per il Festival di Sanremo Fedez porta un “Freestyle” esclusivo e controverso che è destinato a far parlare di sé. Ancora una volta.
Fedez con il suo Freestyle a Sanremo si toglie diversi sassolini dalla scarpa
Fedez è uno dei personaggi più controversi del jet-set perché trova sempre il modo di attirare attenzioni per quello che fa. Questa volta finalmente lo fa attraverso la musica.
Ieri sera, sul palco della Costa Smeralda, il palco distaccato del Festival di Sanremo, nei pochi minuti a disposizione ha portato un “freestyle” inedito oltre al suo brano Problemi con tutti. Chiariamo subito una cosa, l’inedito non sono altro che 24 barre realizzate su un beat minimale di Salmo. Di certo nulla di improvvisato, come la definizione alla lettera di freestyle prevede.
Nonostante il suo distaccamento più volte dichiarato, l’operazione di Fedez è una mossa definibile hip-hop, considerando la condivisione di punti di vista personali attraverso le rime e la risposta a diverse accuse in maniera cinica. Già nella prima barra c’è un omaggio a Neffa, che ha fatto capire ai più attenti tra il pubblico di Rai Uno, che nonostante tutto, parte del background di Fedez è il rap italiano.
Nel minuto di durata del Freestyle ci troviamo veramente di tutto. Lo scopo è rivendicare la sua posizione nella scena attraverso autocritica e per farlo non rinuncia neanche a una frecciata a Marracash, che lo definì “Nano con la sindrome di Napoleone”. Poi tocca argomenti di attualità e politica come la cattura/consegna di Matteo Messina Denaro, la posizione sull’aborto del Ministro Roccella, i “travestimenti” del Viceministro Bignami, lo scandalo degli streaming acquistati, il Free The Nipples di Victoria dei Maneskin, l’ennesima risposta al Codacons… Insomma ne ha per tutti.
Non manca, poi, un momento più intimo di cui parla della sua malattia che è riuscito a superare, al contrario dell’amico Gianluca Vialli.
Un minuto veramente intenso in cui con estrema sintesi riesce a concentrare tutti questi concetti, alcuni dei quali decisamente scomodi, soprattutto per il contesto in cui vengono rappati. E che ai suoi fan può riportare in mente i tempi del disco Penisola Che Non C’è.
Cosa emerge da questo Freestyle?
Tanti pensieri contrastanti. Condividiamo quasi tutti i concetti espressi da Fedez sul palco, pur riconoscendo che si tratti in larga parte di qualunquismo, dove finisce per parlare male del male e bene del bene. Allo stesso tempo si tratta di un brano volutamente fazioso, fatto proprio per attirare l’attenzione.
D’altra parte riconosciamo il coraggio di averlo fatto su quel palco, con la foto stampata del viceministro Bignami vestito da Nazista in mano (strappata durante l’esibizione) davanti ad un pubblico che inevitabilmente finirà per capire solo superficialmente i contenuti e che potrebbe condannarlo.
Avrebbe potuto evitare tutto questo, performare un paio di brani, incassare il cahcet e togliere il disturbo. Invece ha scelto ancora una volta di mettersi in gioco e attirare le attenzioni su di sé. Quello che apprezziamo è che lo abbia fatto attraverso delle rime. Riconosciamo dunque che si tratta di un approccio rap realizzato da un artista che non si definisce parte della scena. Questo in contrapposizione a diversi artisti appartenenti alla scena, talvolta anche in gara, che una volta su quel palco hanno edulcorato i propri contenuti per renderli più adatti al pubblico generalista.
Una performance che si discosta da quell’altra abbastanza discussa della sera prima. No, non quella di Blanco, bensì quella di Salmo. Entrambi hanno voluto scatenare delle polemiche di proposito, ma se il primo lo ha fatto toccando diversi argomenti di attualità, il secondo lo ha fatto attaccando direttamente lo stesso Festival che lo ha invitato (e pagato) dopo la querelle riguardo alla sua riposta all’invito. Uno a scelto il noi, l’altro ha scelto l’io: tutti e due a loro modo hanno lasciato il segno in questa kermesse.
Ora lo chiediamo a voi. Il Frestyle di Fedez a Sanremo è promosso o bocciato? È questo che dovrebbe fare chi porta su quel palcoscenico del rap?
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