Cole World: 12 anni del debutto ufficiale di J Cole

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Il 27 settembre ha compiuto 12 anni l’album di debutto di una delle più recenti leggende affermatosi sul panorama rap mondiale: stiamo parlando di J Cole e il suo capolavoro Cole World: The Sideline Story, che oggi andremo a raccontare.

La presentazione di J Cole al rap della sua epoca

Erano i tempi in cui in Italia Hip Hop TV passava i video musicali rap su Sky, ed era uno dei pochi, se non l’unica trasmissione che proponeva prettamente musica rap sui nostri mass media.

Un giorno in particolare, passarono il videoclip di Work Out di J Cole, e personalmente mi fece rimanere immediatamente impressionato.

In una generazione dove il contenuto, la poetica, la scelta delle parole, la carne nelle barre rap si stava sempre più riducendo all’osso, questo rapper in un brano dal tema leggero, sfoggiava un flow da alto professionista, barre intelligenti e creative, un ritornello melodico che non risulta forzato alle dinamiche commerciali. Per non parlare del fotonico beat con un campionamento geniale preso da College Dropout di Kanye West.

J Cole si è presentato con Cole World nel migliore dei modi, differenziandosi dalla mediocrità lirica del dirompente rap da club che lo circondava, mantenendosi attuale con personalità e il talento necessario di un rapper degno dell’appellativo.

La scrittura e il contenuto sono ciò spicca di più in Cole World, ma il fatto che rappi da paura e che le strumentali siano variabili mantenendo un livello alto sono altre caratteristiche che rendono questo progetto tra i più riusciti della sua discografia. Nas non fu soddisfatto da un certo tipo di materiale proposto dal disco, credendo che Cole avesse un potenziale maggiore di quanto proposto. Ciò ispirò la futura traccia Let Nas Down. Tuttavia il parere di questa leggenda sacrosanta non è del tutto riflesso nel disco. L’album è caleidoscopico nel suo rap, dalle angolature conscious, ai brani più leggeri sulle ragazze, con il livello delle performance che tocca il cielo per la maggior parte della sua durata.

Gli highlight del disco

La title track Sideline Story, è un introspettivo momento conscious con una strumentale dominata da giri di piano e batterie, dove il rapper espone i suoi pensieri sul suo trascorso di vita, mediando con interessanti analisi sociali.

La collaborazione con Drake In The Morning è magnifica, sebbene J Cole dimostri una superiorità non indifferente al collega sulla strumentale da almanacco. Curiosamente, il beat di questo brano è stato ripreso per un’assurda traccia di Guè e Fedez (avete letto bene), intitolata L’idea sbagliata, contenuta nel tape Fastlife 3.

Lost Ones è un brano dove viene affrontata la tematica dell’aborto in modo interessantissimo. La prima strofa offre la prospettiva di uno scapestrato ragazzo che ha accidentalmente messo incinta una ragazza e, a causa delle sue disponibilità economiche precarie, avvisa la sua partner di non voler far nascere il bambino. La seconda strofa, invece, offre la prospettiva della ragazza, agitata dalle affermazioni del primo, estremamente turbata al solo pensiero dell’aborto, che argomenta come il bambino in questo momento sia dentro di lei e ne senta la responsabilità della sua vita.

In un’outro dove Cole interpreta una voce fuori campo che parla ai personaggi, termina il brano rivolgendosi al ragazzo con una frase potentissima:

what about your seed n*gga?

La musicalità del singolo Nobody’s Perfect è clamorosa e, nonostante Cole si adagi in pieno stile alla vivace strumentale, il ritornello e bridge offerti dalla leggendaria Missy Elliott prendono il ruolo di protagonista nella traccia.

Can’t Get Enough in collaborazione col cantante R&B Trey Songz è un buon brano, caratterizzato da una produzione hip hop ispirata alla musica latina. Probabilmente servono diversi ascolti per poter abituare al meglio l’orecchio a questa jam, che resta in ogni modo un altro momento felice dell’album.

Mr. Nice Watch è una traccia che, nonostante figuri un’apparizione con lo storico capo della label di Cole, Jay-Z, con la sua produzione elettronica non spicca tra altri lavori meglio riusciti nel disco. Interessante come nello stesso album Cole affronti i rumors sul fatto che lo stesso Jay-Z non spingesse la sua musica in modo proprio.

In Never Told e Breakdown Cole affronta diverse prospettive del suo rapporto problematico con suo padre, per alcuni dei momenti più toccanti della suo intero operato artistico

Cole World di J Cole: è un classico?

La nobiltà di Cole World sta nell’essere un album originale.

È un disco che valorizza la bellezza del rap in modo classico e formalista, senza essere decontestualizzato dal panorama sonoro della sua era, con cui convive senza esserne compromesso. Wordplay galattico, delivery studiato, timbro distintivo, flow incisivo, produzioni solide e diversificate, tematiche conscious inusuali e profonde unite a momenti leggeri sulle ragazze composti in maniera da 10 su 10.

Appassionati ed intenditori colsero al volo il genio di J Cole, considerando l’album un debutto glorioso, tuttavia per una parte del pubblico mainstream saranno i dischi successivi a convincerli che Cole appartenga al top del gioco.

Questa ricezione ha fatto sì che molti sorvolassero Sideline Story nella discografia dell’artista: errore clamoroso. Il disco di debutto di J.Cole è una perla assoluta che merita l’appellativo di must, per quanto riguarda gli album hip hop della scorsa decade.