Il Gate di Milano è stata la cornice del live di Benny The Butcher con la sua Black Soprano Family per una serata all’insegna dell’hip-hop fatto bene dal vivo e senza playback.
Benny The Butcher al Gate di Milano per fare la storia
La precisazione dell’assenza di playback non è un semplice statement da puristi, ma una citazione di Rick Hyde, membro della crew BSF che ha preceduto l’amico Benny durante il concerto e ha fatto di questo il motto della serata.
Hyde non è stato l’unico artista della BSF ad aprire la serata, El Camino ha riscaldato il pubblico a dovere insieme ad altri membri della crew a fare da hype man sullo stage.
Per coinvolgere ulteriormente il pubblico, durante tutti i set della crew, quello di Benny compreso, diverse persone delle prime file sono stati portati sul palco proprio per accentuare i concetti cardine della serata di festa hip-hop per tutti e dell’appartenenza ad un’unica famiglia.
La crew era visibilmente emozionata ad esibirsi in Italia: un artista ha mostrato il suo passaporto con orgoglio e un altro ha confessato di aver chiamato sua figlia Italy proprio per la voglia che aveva da tutta la vita di visitare la nostra nazione.
Ulteriore dimostrazione di questo amore nei nostri confronti è il nome stesso della crew Black Soprano Family, ispirato ovviamente alla celebre serie TV basata su una famiglia mafiosa italo-americana.
L’Italia ha avuto anche un grande spazio all’interno del concerto, dove diversi artisti sono saliti sul palco tra cui Click-Head (che ha presentato il disco Guns & Butter), Jack The Smoker (che, assieme a Big Joe, ha portato sul palco anche Ensi, Nerone, Nex Cassel), Mattak + Funky Nano aka Poche Spanne e Pito Roccia, è stato affidato l’opening.
Tutta la serata è durata ben 5 ore in cui artisti hip-hop hanno regalato quella vibe da club anni 90 degli USA che in Italia si era vista raramente.
Fulcro del tutto è stato ovviamente il set di Benny, che è salito sul palco per tre quarti d’ora rappando molte delle sue hit più celebri, tra cui Rubber Bands & Weight in apertura, Crowns For Kings, 18 Wheeler, Johnny Ps Caddy in chiusura e molte altre.
Non è mancata la menzione a Freddie Gibbs prima della performance della loro traccia One Way Flight, dicendo che, nonostante la recente rivalità con quest’ultimo, quel brano resta uno dei suoi preferiti di sempre, e come dargli torto.
La storia è stata riscritta in Italia da parte di un membro Griselda e finalmente il nostro Paese si sta abituando sempre di più a concerti hip-hop di grande portata.


