Andata e Ritorno dal rap di Gianni Bismark

Gianni Bismark

Oltre gli stream fatti in questi anni, oltre l’etichetta (‘sospetta’, per i puristi del genere, la SetteSetteSette della DPG) che pubblica la sua musica, Gianni Bismark è ormai una realtà nazionale. Dopo Bravi Ragazzi, ecco Andata e Ritorno, fuori dal 15 dicembre – e, disponibile in vinile, dal 12 gennaio 2024 – in tutti i digital stores.

Un disco poetico, romantico, romano.

Andata e Ritorno: i due lati di Gianni Bismark

Torniamo all’inizio di quest’anno. E ad uno dei migliori dischi del 2023. Dentro Cristi e Diavoli, primo album della LoveGang al completo, c’è una traccia che, per profondità, supera le altre, scavando nell’intimità potenziale dello strumento-rap: Doppio filo.

Ad aprirla, c’è Gianni Bismark. Rapper romano classe ’91, che è fuori – dopo tre album e una serie importante di singoli e collaborazioni – con Andata e Ritorno. Un disco con ‘due lati’, come nella tradizione della musica pre-compact disc e pre-internet.

Due lati, dunque, della personalità del rapper e delle sue caratteristiche, dei suoi gusti e i suoi interessi. Due lati che non si possono più nascondere. Completo nella sua dualità, Andata e Ritorno riesce a mettere d’accordo tutti. La parte più ‘pop’ dell’Hip Hop, in una convivenza tutt’altro che forzata con la sua parte più ‘hardcore’.

L’andata – la parte più cantautorale di Bismark – e il ritorno – le sue radici, il rap e le sue regole non scritte – in un disco completo, fatto di liriche ‘de core’ e produzioni che dosano sapientemente il bagaglio culturale dell’MC al microfono.

C’è Vita Mignotta, con il campione – lavorato benissimo – dei Pixies (Where is my mind?); ci sono Fuori col 4 e Imprenditore, che – insieme a Esagerato – sono i pezzi più rap dell’album, dove il genere che lo ha – ci ha – formato emerge prepotente, senza perdere tuttavia la poeticità che lo caratterizza.

C’è Roma, sicuramente. Nelle atmosfere, e nella scelta dei featuring. C’è Federico Zampaglione dei Tiromancino – e la chitarra di Alex Britti – in Panni di un altro. C’è la voce ‘arrabbiata’ di Noemi, in A parte te.

E c’è Noyz Narcos, in Ve Famo scuola. In un disco in cui il rap si unisce al ‘resto’ – così come si può osservare nella pratica, nei tanti locali che organizzano Open Mic misti, in cui i generi si fondono simbioticamente – la sua presenza è significativa.

Nel rap di oggi, miscelato di necessità con i tanti imput provenienti dagli altri generi, non può non esserci uno spazio per una visione Hardcore. Dentro una poetica ‘dolce’, l’imprescindibile crudezza della vita. Che la musica rispecchia, e rappresenta. Come può.

Puoi ascoltare Andata e Ritorno di Gianni Bismark qui sotto: