Lovegang126, Gianni Bismark – Doppio Filo (testo)

lovegang126 cristi e diavoli

Testo di Doppio Filo della Lovegang126 e Gianni Bismark

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Semo cresciuti con la stessa voglia in corpo
Ci ritroviamo in una vecchia foto
Con le stesse facce intorno
Ne stappo n’altra pe’ brindà alla banda

Pagace da beve’ oggi che non è giornata
Tutto se risolve se c’hai n’altra spalla
Pagavamo uno che ce faceva i tagli a spagna
Pe’ portarce il meglio in strada

S’atteggiavamo d’esse grandi, averce il mondo in tasca
Ma alla fine ce bastava una tedesca in piazza
Ogni problema era de tutti
Passavamo il giorno sotto al sole in mezzo ai lotti
Ah, qua conta come te comporti
Non fa un passo falso che te famo fori secco

Doppio filo, il mio destino è unito a doppio filo
Con quello di ogni amico vero e non serve un motivo
Doppio filo, il mio destino è unito a doppio filo
Basta uno sguardo e t’ho capito, fai uno squillo, arrivo

Quante vite che abbiamo vissuto in quella via
Per sentire il sapore che lascia un brivido
Spalla a spalla anche quando sembra una follia
Rincorrendo le notti vivendo in bilico

Siamo legati a doppio filo, come scheda e sasso, carta e filtro
Passa alle scale, malinconia e na bozza de soriso sul mio viso
Abbiamo rotto il culo al mondo, in quelle nottate
Sentirsi liberi a vent’anni, guardando Roma dal 126esimo scalino

Se semo fatti grandi, spalla a spalla uno co l’altro
Prima che l’amore mi trasformasse in un pezzo di marmo
Gomiti al banco, salire tutti assieme sullo stesso palco, coi miei fratelli

Doppio filo, il mio destino è unito a doppio filo
Con quello di ogni amico vero e non serve un motivo
Doppio filo, il mio destino è unito a doppio filo
Basta uno sguardo e t’ho capito, fai uno squillo, arrivo

Quante vite che abbiamo vissuto in quella via
Per sentire il sapore che lascia un brivido
Spalla a spalla anche quando sembra una follia
Rincorrendo le notti vivendo in bilico

E ora che tutto il quartiere è addormentato
Sento l’eco delle storie del passato
I brindisi, i litigi e le risate a predifiato
Di chi è stato qui, tra questi vicoli

I miei amici ancora sotto al porticato
Con lo sguardo di chi non è mai cambiato
Non sai quanti chilometri che abbiamo calpestato
E siamo ancora qui, tra questi vicoli

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