Tedua, Izi, Disme, Bresh, Vaz Te’ – Jolly Roger (testo)

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Testo di Jolly Roger di Tedua, Izi, Disme, Bresh, Vaz Te’

Leggi il testo di Jolly Roger di Tedua, Izi, Disme, Bresh, Vaz Te’

Deal with me tonight
Ho salito le scale del paradiso
Che cade nel paradiso fiscale
Deal with me tonight
Ho conosciuto mio padre

Mi mancava un pezzo, ma adesso che l’ho rimesso non sto male
Ho portato un etto a Diego sul letto di un ospedale
Ehi, man, sono flashback, ricordi, Ray Charles, tu suoni in playback

Dio non vede senza lenti perché ha perso la diottria
La magia degli anni Venti, sembra vera ogni bugia
Nella città fantasma il dramma è già in vetrina
Ma qui nulla che cambia, è tutto come prima

Sotto i portici, sotto gli occhiali i vortici
Tra i commensali ospiti che si mettono comodi
Alla mia tavola non c’è nеssuno che mi infama
Drilliguria, Wild Bandana, non torneremo povеri

Ho le mani sporche di sangue
E non riesco a stare distante
Dai problemi della mia vita
Le abitudini della gente

Non so cosa farò da grande
Lo saprò da una cartomante
Mi vedrai su una cartolina
Perché la mia storia continua

Sono sparito, non starò più nei dintorni
Farmaci per non provare più emozioni forti
Calmaci, in mente ho bellissimi ricordi
Che dimenticherò sempre, resterò con i peggiori

Ti ascolti questa roba e mi dici che ti rispecchi
Ti spacchi con la droga e penso che non ti rispetti
Se vuoi un consiglio, smettila, non serve a niente
È solamente un’idea pessima, soli sempre sorridenti

Alla roulette russa non c’è numero vincente
Per ogni cosa persa ce n’è un’altra che si ottiene
Vuoi avere il mondo nella tasca e tutto quello che contiene

Ho le mani sporche di sangue
E non riesco a stare distante
Dai problemi della mia vita
Le abitudini della gente

Non so cosa farò da grande
Lo saprò da una cartomante
Mi vedrai su una cartolina
Perché la mia storia continua

Ho odiato tutta la mia vita pure quando amavo, perché non ho
Capito nulla e questa giungla ti dà il peggio che può
Cammino a Genova, portavo il fumo a scuola
Dentro lo zaino un cambio, un mille, un iPhone

Sulla rotta per la cima l’aria fredda che mi sale
Mordimi sul collo, tieni il corpo mentre cade
La mia giacca tutta sporca, anche stanotte luna storta
Neve fredda in bocca è tutto quello che rimane

Entro nel mio Eden, ma non ci resto forever
Freno ai cento all’ora, ma la cinta non mi tiene
La mia ombra non si scolla sopra il marciapiede
Jolly Roger sulle vele perché sono genovese

Ho le mani sporche di sangue
E non riesco a stare distante
Dai problemi della mia vita
Le abitudini della gente

Non so cosa farò da grande
Lo saprò da una cartomante
Mi vedrai su una cartolina
Perché la mia storia continua

Continua, continua
No, no, no, no, no
No, no, no, no, no, no, no
No, no

Sono sempre in apatia, non ho nuovi amici, ho nuove storie
E non basta una poesia per spiegarti il peggio delle cose
Tratta sti diecimila come se fossero un milione
Vorrei buttarmi via, puoi chiamarla anche “autodistruzione”, azione
Giuro che io avevo un’altra intenzione

Leggo frasi a caso sul governo, perdo le chiavi della suite d’albergo
Perdo il conto dei piani mentre sto salendo
Non ci vedremo manco se tornassi indietro
Nuovi fantasmi riesplosi in sedici passi
Hanno modi per reincarnarsi e favori da ricambiarsi, prego

Quante vite che ho vissuto, ma ora sono in paradiso, yea eh
Ho vissuto la mia fine, ma ora sono in paradiso, no, no, no, no
Lancio la mia pietra, sono salvo, ma chi l’ha deciso?
Perdonami, Dio, Dio

 

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