Oyoshe tira fuori la Bestia: ecco il singolo che anticipa l’album

Oyoshe

Come raccontare guerra, soldi e potere da una prospettiva ‘Altra’? Oyoshe, rapper e producer napoletano, ha tentato di articolare questo discorso in Bestia, singolo che trae spunto dalla sua esperienza in Gaza Is Alive 2019, l’iniziativa che ha portato la cultura hip hop nella striscia di Gaza già nel 2019> e anticipa il suo nuovo album, previsto per l’inizio del prossimo anno.

“L’essere umano è una brutta bestia”

Sembra che il rap abbia divorziato dalla politica parecchio tempo fa. Quello che era il bacino primigenio entro il quale sviluppare i propri flussi, è diventato – col tempo – un ricettacolo stantio di slogan e tematiche affrontate, poi, con superficialità, nella pratica.

Parlare di politica, oggi, nell’era dei social e delle diatribe sulla musica trap, sembra un anacronismo. Ma, come ricordava anche Neffa nel documentario Versibus Alternis, ‘fare politica’ significa fare qualcosa per la propria ‘polis’. Allargando il discorso, equivale a fare concretamente qualcosa per il luogo in cui si vive.

Oyoshe – al secolo Vincenzo Musto -, da Fuorigrotta, Napoli, rapper e produttore classe ’91, lo fa da anni, con laboratori ed incontri atti allo  “sviluppo di attività sociali e musico terapeutiche”,è un rapper ‘presente’ nella scena, con queste iniziative e con la sua musica.

Dalle autoproduzioni fino alle collaborazioni più importanti – è presente, solo per fare un esempio, in BC 20 director’s cut (due parole su quel disco) di Speaker Cenzou in Vuoi del Gusto – ha seguito il Cursus Honorum classico dell’Hip Hop.

Bestia, il singolo di Oyoshe

Ora, dopo gli ultimi progetti, tra i quali un disco in combo con Dope One, Iceolator, è tornato con un nuovo singolo, che anticipa l’album. Bestia, prodotto insieme ad Alex Silvestri per Magma Music e Time 2 Rap, è un pezzo ‘politico’, che non parla il ‘politichese’.

Anche io sceglierei il mare insieme all’ultima speranza/Piuttosto che affogarla insieme a tutta st’ansia/Meglio morire in mare mano stretta alla speranza/Che qualcuno senta il grido nonostante la distanza.

Queste barre danno la dimensione della chiarezza di Oyoshe nel trattare una tematica di stringente attualità, e di facile fraintendimento. Parole semplici per un discorso complesso. Liriche testamentarie, lascito per le nuove generazioni:

Vorrei dire a un figlio mio che il mondo è assai diverso/Ma devo dirgli figlio mio lo sai che il mondo è questo/Gli spiego nel dettaglio quanto è disonesto/Perché ti vuole peggio figlio sii diverso.

Il rap come risposta ad un interrogativo evaso per decenni, che ritorna prepotentemente a galla:

Tu come la prenderesti te ne andresti o resteresti/Guardare casa a pezzi o li faresti tutti a pezzi (?)

Un pezzo politico. Perché di quello, in fondo, abbiamo bisogno. Come dell’aria. Perché la musica è evasione, ma bisogna pur parlarne, di questa prigione.

(“L’essere umano una brutta bestia/Sei con te stesso faccia a faccia con la bestia”)