Scopriamo meglio i No Fang con il nuovo EP II Atto: La Tregua

No Fang

Dopo averli conosciuti lo scorso anno con I Atto Lo Scontro, i No Fang sono tornati in queste settimane con il secondo capitolo intitolato II Atto: La Tregua.

Il secondo capitolo di una trilogia che ci siamo fatti raccontare direttamente da loro.

I No Fang ci hanno presentato II Atto: La Tregua

Pubblicato su tutte le piattaforme digitali e vinile da Django Dischi, il disco ci presenta il proseguo del percorso musicale del gruppo formato da Brisk (MC, beatmaker), Verso (MC, beatmaker), SieL One (MC), Sentaur (MC) e Brnà (MC, beatmaker).

Enfatizzato dal loro accento foggiano, il secondo atto della trilogia si focalizza sul tema della riflessione e della tregua, in attesa di quello finale finale: l’Assedio.

Poco dopo la sua uscita, li abbiamo contattati per approfondire un po’ di più il progetto, il lavoro come collettivo e la scena pugliese, non molto conosciuta fuori dai loro confini:

Una trilogia dal concept ben preciso: da cosa è nata questa esigenza di fare tre EP riguardanti Scontro, Tregua e Assedio?

«Eravamo alla ricerca di un concept e di un format diverso dal solito album. Abbiamo ideato quindi un percorso musicale e mentale in cui l’ascoltatore potesse immergersi nel nostro sound seguendo 3 tappe diverse ma allo stesso tempo intersecate tra loro»

Siete in tanti all’interno del collettivo: com’è riuscire a mettere d’accordo tutti?

«La crew dei No Fang è composta da cinque artisti tutti nati a Monte Sant’Angelo (FG). Ci conosciamo da tempo e ognuno conosce le abilità e i limiti dell’altro. La musica è la direttiva principale quindi cerchiamo di lavorare tutti in questo senso cercando di superare avversità e problematiche sterili per raggiungere gli obiettivi. Ovviamente le divergenze ci sono state e ci saranno ed è del tutto normale, ma si vince solo se si guarda avanti e al futuro con la voglia di cambiare e fare sempre Musica di alto livello»

Come vedete la scena foggiana e pugliese? Avete qualche nome da consigliare ai nostri lettori?

«Il movimento Hip-Hop della Capitanata e del Gargano a nostro avviso è unico, originale e di alto livello. Molti artisti non sono conosciuti e non si “pubblicizzano” sui social, con le banalità di Instagram e Tik Tok. Lavorano in studio in silenzio, sfornano dischi pregiati e li rivedi nelle Jam e negli eventi di spessore a fare Freestyle, a dipingere muri, a suonare super dischi. Sono impegnati “A Fare” e non “A Parlare”. Possiamo citarne alcuni che per la nostra terra hanno dato tantissimo come Salvatore Torbi, Totò Nasty, Zazza, 0882 Fam, Sang & Slang, Sapp Sian, Antouch, J-Sèp, Jok, K9, Nico Raw, Ferramenta, Tono, e tanti altri che sicuramente in questo momento abbiamo dimenticato… Inoltre vediamo tante “Nuove Leve” tra Monte Sant’Angelo e Manfredonia che lavorano bene, con mentalità e serietà senza farsi sopraffare dalle mode e dalle logiche del momento»

Ora non ci resta che recuperare questi artisti e mettere in play II Atto: La Tregua dei No Fang.

Buon ascolto!