Murubutu, Enigma – Diluvio universale (testo)

Murubutu

Testo di Diluvio universale di Murubutu ed Enigma, brano prodotto da James Logan.

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Leggi il testo di Diluvio universale di Murubutu ed Enigma

…e Dio vide che nell’uomo sopra il globo c‘era il male presente
era un male immanente, così volle sterminare ogni animale terrestre
sia umani che bestie con il mare celeste

Manda in aria i corvi, s’alza sopra i monti,
guarda l’acqua che si innalza per 40 giorni
Uoh uoh quando aprì le cateratte del cielo
Uoh uoh un mondo nuovo che riparte da zero

Sale l’Arca ai bordi che scavalca i monti
guarda l’acqua che si innalza per quaranta notti
Uoh uoh piovve e aprì le cateratte del cielo
Uoh uoh uoh sopra il mondo terreno

Nient’altra fine possibile che diluvio e alluvione totale
nel mito di Gilgamesh è il ritorno alla fase aurorale
riflesso nell’iride il ricordo del mare che sale
Noè capostipite, un mondo mondato dal male

all’inizio era pioggia ma nessuno credeva al diluvio
se scavò lì le rocce poi allagò le pianure nel buio
crebbero i fiumi, crebbero nubi di cumuli
il mare sopra le rupi superò i quindici cubiti

ma il dio cieco ha più nomi, la furia del cataclisma
come nel mito greco: Deucalione con Pirra
l’arca in cipresso che ondeggia in mezzo a tempeste
che chi cercava salvezza non trovò più terre emerse

Dio si pente dell’uomo sul globo e tesse il supplizio
Dio che sente dell’odio per l’odio ne esce sconfitto
e se ne esce tradito è un dio che ne esce fallito
nessun delitto e conflitto ha diritto neanche il delitto divino

e Dio volle che ora l’uomo su ogni suolo lì sparisse nel niente
l’abisso terrestre, peccato che ogni uomo che poi visse il presente
tornasse più cattivo e più maligno di sempre (di sempre)

Manda in aria i corvi, s’alza sopra i monti,
guarda l’acqua che si innalza per 40 giorni
Uoh uoh quando aprì le cateratte del cielo
Uoh uoh un mondo nuovo che riparte da zero

Sale l’Arca ai bordi che scavalca i monti
guarda l’acqua che si innalza per quaranta notti
Uoh uoh piovve e aprì le cateratte del cielo
Uoh uoh uoh sopra il mondo terreno

Lo sguardo in maniera naturale si rivolse alla volta terrestre
che divenne acqua…bom
Da Babele presuntuosa stessa lingua ma corrotta
divergenza pretestuosa porta guerra poliglotta

ogni dio guarda da sopra e la sua furia sfocia in pioggia
l’arca no, non ci salvò, qua s’è persa fuori rotta
ehi, “Terranova Tales” lampi di pagine
non c’è acqua che riporterà fertilità a Cartagine

segui l’immagine
il nubifragio che incombe tutt’ora
è la delusione d’ogni nostro antenato che gronda lacrime
da lassù sorry mama
cerco vita in altri mondi che ora Gaia è disumana

mentre ho l’ego che mi chiama, sì ma l’anima tuonava
meritata, a braccia aperte aspetto certo la Booriana
il paradiso nell’abisso
lo tsunami nell’Olimpo

e le vette scogli
mentre ogni incubo ci affoga i sogni
Manda in aria i corvi, s’alza sopra i monti,
guarda l’acqua che si innalza per 40 giorni

Uoh uoh quando aprì le cateratte del cielo
Uoh uoh un mondo nuovo che riparte da zero
Sale l’Arca ai bordi che scavalca i monti

guarda l’acqua che si innalza per quaranta notti
Uoh uoh piovve e aprì le cateratte del cielo
Uoh uoh uoh sopra il mondo terreno

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