Fino al limite ultimo del mondo con MAVI: fuori ora END OF THE EARTH

END OF THE EARTH è la seconda fatica discografica di MAVI e merita decisamente il vostro tempo.

Vi avevamo già parlato di MAVI qualche tempo fa in occasione dell’uscita del singolo SMH, e torniamo ora ad occuparci del giovane rapper del North Carolina con la pubblicazione del suo nuovo progetto, END OF THE EARTH. Cinque tracce per la durata di meno di un quarto d’ora, ma la densità dell’EP supera di gran lunga il suo minutaggio.

I brani composti da MAVI, definiti poems in copertina, mettono difatti in luce una penna capace di sottrarsi in pochi secondi a qualsiasi clichè. Nel tempo di cinque brevi pezzi, MAVI supera l’esigenza di trovare nei versi una valvola di sfogo – caratteristica che traspariva in molti brani del precedente Let the Sun Talke, al suo posto, acquisisce la volontà di crescere e porsi delle domande attraverso le rime senza, peraltro, la pretesa di arrivare a delle risposte certe.

Nelle composizioni contenute in END OF THE EARTH le riflessioni dell’artista sono spesso interrotte bruscamente da flashback che sballottano l’ascoltatore tra diversi luoghi e differenti piani temporali: la realtà si sfalda così tra l’infanzia e l’adolescenza passate a Charlotte, la nostalgia per gli studi a Washington DC e il presente completamente rivolto alla musica, dimensione che trova in New York una cornice naturale.

Peregrinazioni tanto spaziali quanto esistenziali che hanno il loro punto più alto in TOWN CRIER, brano finale del lotto, dove tutto ciò che è conosciuto viene messo in discussione dall’artista per prendere coscienza, infine, che esistono cose che sfuggono totalmente al nostro controllo: una consapevolezza cristallizzata con la semplice  frase “I don’t really think it’s shit I could do ‘bout it” , una conclusione persino banale, ma in molti casi l’unica possibile per non impazzire.

END OF THE EARTH di MAVI è una scintilla che si estingue in fretta, ma a cui sarà inevitabile tornare alla prima occasione. Se ancora non l’hai fatto puoi ascoltare l’EP, se ti va, qui sotto. Buon Ascolto.