Testo di Trompe-l’oeil di Ghemon.
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Stavo in disparte in modo che nessuno mi notasse
Ma nascondevo il savoir-faire di un gallerista d’arte
Giocavo nervosamente coi lacci delle scarpe
Prima che il mio collo si allungasse come le giraffe
Con i blue jeans e con la polo in avorio
Aspettando di tirare fuori un colpo da repertorio
Sei entrata nel mio territorio ed hai sfidato il mio sguardo
Con la faccia da poker di una giocatrice d’azzardo
Al primo bacio in macchina il mio petto è stato
Come invaso da un vento caldo
Ma in meno di un anno si passa dalla gioia di un orgasmo
Ai danni di un infarto al miocardio
Che colpo per me
Tu mi hai ingannato gli occhi come un trompe-l’œil
Non ti sei fatta scrupoli nei miei riguardi
Mi chiedo mentre fisso questi muri bianchi
Com’è che sia potuto capitarmi
Tu mi hai ingannato gli occhi come un trompe-l’œil
Non ti sei fatta scrupoli nei miei riguardi
Lo sai che ti direi se fossi qui davanti?
“Fanc*lo, adesso è tardi per scusarti”
I miei sforzi di scusare i tuoi peccati
Si sono rivelati inefficaci
E adesso ti odio
Perché lo so che l’odio è gratis
Il bene prima o poi lo paghi
E l’indifferenza è da privilegiati
Nuda davanti a me sembrava un quadro di Cézanne
La musa ispiratrice al centro di un tableau vivant
Un’Afrodite da contemplazione all’Hermitage
Finita sulle mensole nascoste di un garage
Tu mi hai ingannato gli occhi come un trompe-l’œil
Non ti sei fatta scrupoli nei miei riguardi
Mi chiedo mentre fisso questi muri bianchi
Com’è che sia potuto capitarmi
Tu mi hai ingannato gli occhi come un trompe-l’œil
Non ti sei fatta scrupoli nei miei riguardi
Lo sai che ti direi se fossi qui davanti?
“Fanc*lo, adesso è tardi per scusarti”
Ehi ciao, come stai?
Che fai?
Io niente, ti stavo pensando
Ma senti ti andrebbe di beccarci oggi?
Magari verso le sette, una cosa così
Possiamo fare anche da me se vuoi
Fammi sapere
Baci, baci, ciao
Camminavo su una nuvola quando stavamo insieme
Ma dopo un volo tremendo
Adesso qui sul cemento c’è disegnata la mia sagoma
Nuda sembravi come un quadro di Toulouse-Lautrec
Un’opera da esporre al Louvre nel petit ballet
Una corsa a perdifiato tra i vicoli del Marais
In cui ti sei divertita a prenderti gioco di me
Tu mi hai ingannato gli occhi come un trompe-l’œil
Non ti sei fatta scrupoli nei miei riguardi
Mi chiedo mentre fisso questi muri bianchi
Com’è che sia potuto capitarmi
Tu mi hai ingannato gli occhi come un trompe-l’œil
Non ti sei fatta scrupoli nei miei riguardi
Lo sai che ti direi se fossi qui davanti?
“Fanc*lo, adesso è tardi per scusarti”
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