Abbiamo ascoltato in anteprima Bar Sport, il disco di Gentle T

Gentle T

Abbiamo ascoltato in anteprima Bar Sport, il nuovo disco di Gentle T e ne abbiamo approfittato per parlarne insieme a lui.

Scopriamo Bar Sport di Gentle T, fuori il 22 febbraio

Un disco breve e intenso, otto tracce che scorrono piacevoli grazie al flow lento e chiaro di Gentle T e alle produzioni sempre azzeccate.

Questo disco esce in maniera totalmente indipendente, senza etichetta, brand o collettivi alle spalle.

L’ultimo progetto di Gentle, rilasciato lo scorso anno, era stato Gran Turismo, un concept album sui grandi corridori ed esploratori della storia, realizzato per MRGA su produzioni di Gionni Gioielli.

Dopo aver ascoltato Bar Sport, possiamo dire che si tratta di un ottimo disco e siamo certi che agli ascoltatori piacerà quanto è piaciuto a noi di Rapologia.

Ottima scelta dei producer (siamo sicuri che sentiremo parlare ancora dei G Farmerz!) e sorprendente il lato più intimo del rap di Gentle T. Pur non mancando le punchline, mette da parte lo stile “spaccone” delle strofe registrate per MRGA e ci mostra un lato più profondo e complesso.

Per saperne di più, tuttavia, non c’è modo migliore che parlarne direttamente con lui:

Per prima cosa, ci sembrava corretto presentare Gentle T, rapper che abbiamo apprezzato in numerose tracce con il Garofano e in diversi progetti indipendenti. Spesso ascoltiamo tracce o dischi interi senza neanche conoscere provenienza, età o passioni che caratterizzano l’uomo ancora prima che l’artista. Conoscere un minimo del suo background, aiuta sicuramente a comprendere meglio la sua arte, anche perché nel caso specifico di Gentle in rete al momento non sono quasi presenti informazioni. Ci piacerebbe che fosse Gentle T stesso a presentarsi. Gentle, cosa ci dici di te?

«Sono un rapper salentino classe 93′. Ho all’attivo 4 progetti ufficiali da solista tra album ed EP a partire dal 2016, oltre che un disco con la crew Illegal Meeting Posse. Negli anni ho seminato decine di strofe in giro per l’Italia in dischi che sono già classici ed è attualmente al lavoro su più uscite. Sono inoltre membro del collettivo Kiazza Mob

Gentle, Gran Turismo forse è il disco che ti ha fatto fare il salto di popolarità a livello nazionale. Come valuti quel disco e che impatto ha avuto sul tuo modo di approcciarti al rap? Che impatto ha avuto su Bar Sport, in uscita a breve?

«Gran Turismo è un disco di cui vado fiero, che mi ha dato l’opportunità di arrivare a tantissima gente. Ancora oggi, dopo un anno esatto dall’uscita, mi scrivono in tanti per dirmi che sono felici di avermi “scoperto” con un disco come quello. Quel disco è stato scritto e registrato tra Lecce e Norimberga in un periodo pieno di cambiamenti a livello personale, e la cosa che mi ha arricchito di più è stata il poterci lavorare dall’inizio alla fine con il supporto di Gioielli e Blo/B anche nei più piccoli dettagli. In Bar Sport è rimasto questo di Gran Turismo, ho fatto tesoro di tutte quelle cose che prima di conoscere loro di MxRxGxA non includevo nel processo di scrittura/organizzazione di un progetto, a loro devo un grande “Grazie!”.»

Come sei entrato in contatto con Gioielli e soci? Ormai possiamo considerarti un Greaters a tutti gli effetti…

«Prima di Gran Turismo ero già in contatto con Blo/B, con cui avevo una traccia insieme nel suo “B-Movie”. Quello che so è che quella mia strofa e qualche altro mio progetto più recente aveva fatto arrivare il mio nome alle orecchie di Gioielli, che mi ha semplicemente chiamato proponendomi di fare un disco per loro. Da lì è partito tutto.»

Il titolo del disco, Bar Sport, richiama proprio il bar di paese o di quartiere, un concetto estremamente popolare e ben distante dagli ideali di lusso e sfarzo di altri rapper. Cosa rappresenta per te il Bar Sport, dal punto di vista fisico e metaforico, per quello che rappresenta?

«Dove abito io, come in molti altri posti in Italia, il bar in piazza, il bar dove si vanno a vedere le partite della squadra del posto, il bar dove si possono anche giocare le schedine e dove si può giocare alle varie slot, biliardino, flipper ecc.. rappresentano il luogo di ritrovo per eccellenza. Questi centri di aggregazione sono il fulcro della società nei paesini piccoli come il mio e riescono a fare da collegamento tra le varie generazioni. La magia di un posto “semplice” come il Bar Sport, con tutto l’aspetto folkloristico che ci ruota attorno, è stato il punto di partenza per questo disco.»

In Bar Sport, spicca un rap più intimo e riflessivo rispetto agli standard “spacconi” di MRGA, mi riferisco ad esempio alle tracce L’acqua quando piove e Bicchieri scheggiati. Qual è il vero Gentle T, quale tipologia di rap ti rappresenta maggiormente?

«Ultimamente mi sono reso conto di quante volte abbia cambiato idea su alcuni artisti, arrivando ad apprezzare la musica di chi facevo fatica ad ascoltare e, viceversa, a stancarmi di ascoltare dischi di alcuni “intoccabili” su cui avevo messo una specie di scudo per le critiche. Questo ha fatto aumentare la consapevolezza rispetto quello che riguarda la mia di musica. Credo che si possa fare rap parlando di qualsiasi cosa e in qualsiasi modo purché si sia apposto con sé stessi. In Bar Sport il lato spaccone gratuito sarebbe stato superfluo e fuori luogo, anche se non si può dire che manchi del tutto. Il vero Gentle T quindi, per rispondere alla tua domanda in maniera definitiva, è quello che ha scritto e sta rappando quello che ascolti in questo momento, e non credo ci sia cosa più importante, fidati.»

All’interno di Bar Sport spiccano le produzioni di G Farmerz, Hvgme e Frank’s Vinyl. Hvgme lo abbiamo conosciuto per il disco realizzato con Denso e per alcune produzioni MRGA. Frank’s Vinyl anche lui inizia a farsi largo nell’underground essendo un producer, un venditore di dischi e un’etichetta. Ci hanno sorpreso positivamente i G Farmez, che io personalmente non conoscevo e di cui ho ripescato il disco di Moodigliani di Sebini prodotto integralmente da loro. Cosa ci puoi dire di questi producer? Com’è stato lavorare con loro e come nati i vostri rapporti?

«Ti ho già detto che con Frank’s Vinyl e Hvgme mi ci ha messo in contatto Monte quando ancora c’era solo l’idea di fare un disco, senza che avessi già sviluppato il concept o altro. Per quanto riguarda G Farmerz, loro avevano partecipato, in un certo senso, alla parte iniziale dei lavori per Gran Turismo. Avevo scelto alcuni dei loro beat e ci avevo scritto. Successivamente con MxRxGxA abbiamo optato per ridurre al minimo la varietà dei Producer per il disco e questo ha determinato l’ “esclusione” dal progetto. Io però avevo sentito davvero tanti beat prodotti da loro e mi sono sentito di coinvolgerli nel progetto immediatamente successivo a GT. Con tutti e tre si è creato un grande feeling a partire dai primi contatti, tant’è che abbiamo collaborato e collaboreremo sicuramente anche fuori dal Bar Sport. Presto sentirete il livello!»

Per quanto riguarda i featuring, troviamo nomi molto diversi tra loro, ma accomunati dal rap vecchia maniera. Troviamo infatti Montenero, Enema SDO, Jack The Smoker e Killa Cali, diverse realtà e diversi background per ogni artista. Come ti vedi inserito nella scena underground italiana? Con quali realtà ti senti più affine, oltre ai Greaters?

«I featuring di Bar Sport sono il valore aggiunto del disco. Enema è l’unico della mia generazione nel disco e sono felice che abbia partecipato con la sua strofa, anche perché è molto vicino all’immaginario di cui parlo e tra noi c’è stima e rispetto (Anche se è della Salernitana LOL). Per Monte, Jack the Smoker e Killa Cali (Sebastian) il discorso è diverso. Ragazzi, andate dal me di 7/8 anni fa e ditegli che questi signori stanno nel mio disco e soprattutto ditegli che ci hanno partecipato perché credono in quello che faccio, e fatemi sapere quando smette di ridere.»

Questo disco mi sembra di capire che sia indipendente al 100%, hai fatto tutto tu dall’inizio alla fine senza spinte da parte di label, collettivi, etichette o promo. Chi dobbiamo ringraziare per queste 8 tracce?

«Chi dovete ringraziare? Me! (LOL) Tutti quelli che hanno partecipato alla realizzazione di Bar Sport, anche solo con un consiglio o un’idea, sono da ringraziare. Quindi alla gente che c’è in tracklist aggiungiamoci in primis Pheet per la super cover e Big Dega per il mix e il master. A tutti loro e a quelli che non ho nominato (sapete chi siete) dico “vi voglio bene”.
P.S. Grazie anche a Rapologia, una delle poche realtà serie in Italia per il Rap.»

Ringraziamo Gentle T per la disponibilità e la fiducia.

Il 22 febbraio Bar Sport sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali. Non fatevelo raccontare!