Shady XV, la celebrazione dell’etichetta di Eminem

Eminem Shady XV

Ripercorrendo la discografia recente di Eminem, in attesa di Curtain Call 2, parliamo oggi di Shady XV, la compilation per celebrare i quindici anni dell’etichetta fondata dal rapper stesso.

Eminem con Shady XV celebra successo suo e dei ragazzi cresciuti sotto di lui

Quando un artista riesce a ottenere successo con l’etichetta da sé stesso fondata, sicuramente si toglie tante soddisfazioni. Siamo sicuri che Eminem con la sua musica abbia ricevuto premi e riconoscimenti a sufficienza, ma nel 2014 si è tolto la soddisfazione di celebrare i quindici anni di vita della sua label, la Shady Records.

La Shady Records nasce infatti nel 1999, subito dopo la pubblicazione di The Slim Shady LP. Ovviamente nata nel momento di grazia di Eminem, nel suo picco artistico per promuovere la sua musica e la musica dei D12, il gruppo in cui militava e in cui credeva fortemente.

Il successo della label, in termini di copie vendute e riconoscimenti ottenuti, è dovuto in maggioranza dal rap di Eminem, che ha fatto guadagnare due dischi di diamante e numerosissimi dischi di platino.

Ma la Shady Records, come tante altre label fanno, è anche una mezzo per promuovere artisti esordienti. Dobbiamo dire la verità, per quanto è stato bravo Eminem con la propria musica, non è mai stato altrettanto bravo nello scoprire talenti e nel farli restare nella sua label. Con una eccezione: 50 Cent.

La scoperta di Fifty è avvenuta in occasione della registrazione del film di 8 Mile. Em e Dr. Dre decidono di puntare su questo nuovo rapper esordiente, che li ricompenserà con un successo mondiale e diversi dischi di platino. Curioso come Eminem, un rapper già affermato abbia trovato un artista su cui puntare, che per certi momenti sembrava addirittura superare il maestro. Esattamente come era successo qualche anno prima quando Dr. Dre scoprì Eminem e decise di investire su di lui.

Oltre a Em (e i suoi gruppi D12 e Bad Meets Evil) e 50 Cent, gli altri artisti della Shady Records (fino al momento della pubblicazione di SHADYXV) sono stati Obie Trice, Stat Quo, Bobby Creekwater, Cashis, gli Slaughterhouse e Yelawolf. Insomma, a parte qualche eccezione, niente di stupefacente.

Per questo motivo, per celebrare i quindici anni dell’etichetta, che comunque è un ottimo traguardo, è stato prodotto l’album Shady XV composto da due dischi: il primo di materiale inedito ed il secondo di Greatest Hits. Ovviamente la musica di Eminem e di 50 Cent ha maggior peso nel progetto.

Concentrandoci sugli inediti del rapper di Detroit, troviamo una buona affinità con il precedente disco, The Marshall Mathers LP 2 , in termine di flow e beat. Per certi versi, potrebbe essere considerato il suo sequel.

Spiccano la ottima Guts over fear con Sia e la posse track Detroit vs Everybody in compagnia di tanti rapper concittadini.

Un disco nel complesso gradevole nella prima parte, grazie alle ottime strofe di Eminem.

Poco da dire invece sugli altri ospiti, che non riescono a lasciare il segno e che trovano più spazio nella seconda parte del disco, dove risaltano artisti come 50 Cent e Yelawolf, con Eminem che si fa un po’ da parte.

Shady XV è quindi un disco per celebrare i quindici anni dell’etichetta ma soprattutto un pretesto per dare voce ad Eminem in uscita da MMLP2. Un buon progetto per raccontare i successi del passato con una certa nostalgia. Di certo non ai livelli di Eminem Presents The RE-UP, ma comunque valido.

Ora sappiamo che dal 2014 in poi la Shady Records ed Eminem hanno realizzato molti altri progetti, con risultati commerciali diversi a quelli dei primi quindici anni di vita della label, ma con ottimi spunti da ricordare. Chissà che in futuro non ci sia un nuovo album della Shady Records in cui raccogliere questi brani…