Il 2023 di Vettosi comincia ufficialmente con Memoria, il suo nuovo singolo prodotto da Dat Boi Dee che segue di qualche mese la doppietta Chi Dio e Ra Sul.
Questa è l’ennesima dimostrazione del talento e la forza in un classe 2003 che è già riuscito, in un paio d’anni, a dimostrare la sua caratura sopra il beat, nonostante abbia ancora molto da raccontare e far vedere.
Ce ne ha parlato lui stesso, in questa breve ma intensa chiacchierata, utile ad approfondire un po’ una tematica cardine del rap, oltre che i prossimi progetti in lavorazione.
Intervista a Vettosi: Memoria, la strada e i prossimi passi
Verso la fine del 2022 ci hai regalato due brani ravvicinati e poi il vuoto, fino ad oggi, che sei tornato con “Memoria”: come mai questi tre mesi di pausa dopo i due brani? ci dobbiamo forse aspettare l’album di Vettosi quest’anno?
«Ho preso tanta ispirazione dalla strada, dalla gente, gli amici, il rione e le varie situazioni che a un certo punto invece ho avuto il bisogno di guardare me stesso. Questi mesi sono stati un periodo di ricarica. Mi sono allontanato dai social e dalle distrazioni e ho iniziato ad ascoltarmi un po’ di più. Riguardo l’album non lo so, io in primis ho bisogno di continuare a scrivere fin quando non mi sentirò pronto»
Il primo di questi brani e “Memoria” hanno in comune il nome di DatBoiDee, producer che ha contribuito a forgiare uno dei nostri dischi preferiti di quest’anno: Il Coraggio Dei Bambini di Geolier. Ti piacerebbe fare un disco interamente prodotto da lui?
«Certo mi piacerebbe. Abbiamo anche lavorato a qualche altro pezzo. Dat è veramente forte e ha tanta esperienza. In studio ha sempre da consigliarti o insegnarti. E a volte anche nella vita. È passato del tempo da quando ci siamo conosciuti e si è formata un’amicizia solida. Gli voglio bene»
Lavori comunque con altri producer di livello che ti hanno sempre offerto il tappeto musicale migliore per il tuo tipo di rap. Con Memoria hai voluto giocare un po’ più con le melodie nel ritornello, senza comunque snaturarti: come mai questa scelta?
«È nato tutto spontaneamente. Mi sono sempre espresso col rap perché in me c’è quello, ma sento anche di avere la libertà di esprimermi in più modi, e come hai detto tu non mi snaturo ma è soltanto perché viene da dentro di me. Sento la vocazione e la caccio fuori. Tu mi riconoscerai sempre nei pezzi perché quello che faccio viene da dentro»
Memoria è un manifesto per chi ha vissuto la strada in tutto e per tutto, argomento che viene trattato spesso nel rap, ma troppe volte a sproposito. È difficile secondo te nel 2023 fare un brano in cui si parla di strada ed essere al contempo presi sul serio da chi queste tematiche non le comprende o semplicemente non le conosce?
«Vissuto la strada per tutto e per tutto? Ma cosa vuol dire davvero? Uccidere o vendere droga? Drogarsi o perdersi nel rione? Io provo compassione per loro e non ho mai condannato nessuno. È una prigione mentale. Io credo che vivere la strada significa assaporarne la tristezza, l’angoscia, la paura di non farcela e la speranza di riuscirci, per poi farcela davvero. Significa guardare il cielo oltre i palazzi e provare a spingersi oltre. Conoscere il male ma scegliere il bene, perché non sarai mai libero fin quando odierai. Prova a parlare con un bambino o un ragazzo giù da me, fagli qualche domanda e prova a capire la sua visione ristretta della vita. Per noi è questo. Come un cane sa che oltre la sua gabbia sporca e abbandonata non può uscire, così siamo noi nel nostro quartiere. E abbaiamo feroci, perché in realtà vorremmo uscire e correre, ma rimaniamo sempre lì dentro con la speranza di correre e girare il mondo. Queste tematiche non vengono comprese perché non vengono valorizzate nel modo giusto. È diventato trash quello che per noi è questione di vita. L’occhio della maggior parte delle persone è mediocre e così anche l’ascolto della musica. Una delle mie cose che mi sono imposto è risvegliare le persone»
Non c’è solo la strada in questo brano, c’è spazio anche per l’affetto che provi nei confronti dei tuoi fratelli non di sangue e dei tuoi famigliari. Ricordando che hai solo vent’anni, quanto è importante avere vicini tutti loro per riuscire a fare brani come questo o pensi che anche da solo ce l’avresti fatta a sfornare brani del genere?
«È importante per me avere delle persone accanto che mi conoscono e per di più capiscono la mia musica. Mi esprimo meglio perché mi sento capito. Alcune emozioni sono state suscitate proprio da loro e quindi inconsapevolmente hanno fatto parte dei miei testi. Non negherò mai ciò che provo. So bene a chi mostrarmi e a chi no. Riuscirei sempre a fare musica perché fa parte di me, ma con le persone giuste è più bello perché senti una connessione, al contrario invece con le persone sbagliate tutto può distruggersi. Vivo per questo e non permetterò a nessuno di intaccare me, la mia musica e i miei obiettivi. Sono giovane e consapevole. Le persone con cui faccio musica conoscono tutto di me, i miei punti di forza e anche quelli deboli. Ad esempio Ceru; ho bisogno della sua lealtà e lui della mia, io della sua fiducia e lui della mia. Ci raccontiamo e ci confrontiamo. È così che si vive e si crea musica»
La strada che stai percorrendo nel rap dove speri ti porterà un giorno?
«Non lo so, voglio vivermi il presente e dare il massimo senza pensare a cosa può succedere. Come essere senza tempo. Le cose succederanno e le vivrò, e continuerò così. Sicuro mi aspetto tanto da me, voglio migliorare e riuscire a fare sempre di più»
Un grossi in bocca al lupo a Vettosi per i suoi prossimi progetti.
Intanto, ascoltiamoci Memoria, il nuovo singolo prodotto da Dat Boi Dee.